24 maggio 2011

I cento passi (M. T. Giordana, 2000)

I cento passi
di Marco Tullio Giordana – Italia 2000
con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano
***1/2

Rivisto in DVD, con Giovanni, Rachele, Paola, Ilaria e Ginevra.

Cento passi dividono la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti, boss della mafia che domina a Cinisi, cittadina in provincia di Palermo. Anche se il suo stesso padre Luigi è affiliato alla cupola, il giovane Peppino si oppone a uno stato di cose che sembra immutabile, e fonda un'emittente radiofonica, Radio Out, attraverso la quale grida la sua rabbia e il suo disgusto verso la corruzione e l'omertà. Pagherà il suo impegno civile e politico con la vita: verrà ucciso il 9 maggio del 1978, lo stesso giorno in cui viene ritrovato a Roma il cadavere di Aldo Moro; e anche per questo motivo, oltre che per la volontà delle forze dell'ordine di chiudere fin troppo rapidamente le indagini, la sua vicenda rischiava di cadere nell'oblio. Così però non è stato, grazie a coloro che lo hanno conosciuto ma anche agli artisti che ne hanno parlato (oltre a questo lungometraggio, va ricordata una canzone dei Modena City Ramblers, anch'essa intitolata "I cento passi"). Insieme al successivo "La meglio gioventù", il film è indubbiamente il capolavoro di Giordana (autore anche della sceneggiatura con Claudio Fava e Monica Zappelli), abilissimo a ricostruire il clima e l'atmosfera di quegli anni, il senso di impotenza e di accerchiamento di fronte alla "piovra" mafiosa, la sete di ribellione di Peppino e dei suoi amici, la militanza comunista, le contraddizioni familiari, il desiderio di libertà e di giustizia in un piccolissimo paese siciliano che probabilmente, se non fosse stato per questa vicenda, il resto del mondo non avrebbe mai sentito nominare. Davvero ottimo Luigi Lo Cascio, al suo esordio sul grande schermo, che sfoggia anche una certa somiglianza con il vero Giuseppe Impastato. Attorno a lui, comunque, brillano tutti gli interpreti: in particolare vanno ricordati Tony Sperandeo nei panni di Tano Badalamenti e Claudio Gioè in quelli dell'amico Salvo, ma anche e soprattutto Luigi Maria Burruano e Lucia Sardo nei ruoli dei genitori di Peppino, personaggi complessi e sfaccettati. Salutato alla sua uscita come una boccata d'aria fresca per il cinema italiano, il film riporta con efficacia l'impegno civile in sala (non a caso viene esplicitamente citato "Le mani sulla città" di Francesco Rosi, che Peppino e i suoi amici guardano nel loro cineforum). Efficace, anche se un po' ruffiana, la colonna sonora, che comprende fra gli altri Janis Joplin, Leonard Cohen e Procol Harum. "Volare" di Domenico Modugno viene invece identificata come "l'inno nazionale di Mafiopoli", il che ha provocato reazioni risentite da parte degli eredi del cantante. In ogni caso, nel finale, sulle immagini del corteo funebre di Peppino, è difficile trattenere le lacrime e l'indignazione (anche perché, nonostante le bandiere rosse e i pugni alzati, come già detto è una pellicola di impegno civile e non di propaganda): e dunque il film centra perfettamente il suo bersaglio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Cri. Devo ammettere che è stata una ottima proposta e cine night!

E' guardando questo film, ed altri simili, che mi viene la rabbia quando i giovani (me compreso) stanno a guardare con indifferenze, impotenza, non voglia una realtà che li priva della libertà... Un inno a muoversi di più e con più forze nei temi civili.

Propongo un cinepoliticalnight (scherzo).

Giovanni

Christian ha detto...

Grazie, sono contento che ti sia piaciuto! ^^
Prossimamente, allora, vi proporrò altre pellicole del genere, sia recenti che più vecchiotte (negli anni sessanta e settanta il cinema italiano ha sfornato molti memorabili film di impegno civile, politico e sociale).

Anonimo ha detto...

L'ho rivisto proprio recentemente e devo dire che sono proprio d'accordo. Lo Cascio davvero molto bravo tra l'altro.

Ale55andra

Christian ha detto...

Sì, Lo Cascio (che in precedenza aveva fatto solo teatro) esordisce davvero alla grande, in una pellicola peraltro ottimamente recitata anche dagli altri interpreti. Un gran bel film!

Fabio ha detto...

Ho un ricordo insapore di questo film, perché fui trascinato a vederlo con la scuola (il che rende detestabile qualunque pellicola).

La ricostruzione è buona comunque anche perché i ruoli principali sono stati affidati ad attori realmente "occidentali" (Burruano, Sperandeo e Lo Cascio sono palermitani).

Christian ha detto...

Allora anche per te è il momento giusto per rivederlo! ^^

Gegio ha detto...

A volte lascio nel blog poche parole, come forse per questo film. Spero di non aver dimenticato di inserire "A whiter shade of pale" del finale, uno di quei funerali che commuovono di più nel cinema. Lo Cascio comunque lo preferisco in La meglio gioventù.

Christian ha detto...

Grazie anche alla musica, il funerale nel finale è una delle scene che più rimangono impresse del film! ^^

MonsierVerdoux ha detto...

film che mi commuove molto ogni volta che lo rivedo...molto bello, con un grandissimo Lo Cascio ed uno splendido Sperandeo...

Christian ha detto...

D'accordo! A me sono piaciuti molto anche i due attori che interpretano i genitori di Peppino.