14 maggio 2011

The beach (Danny Boyle, 2000)

The beach (id.)
di Danny Boyle – GB 2000
con Leonardo DiCaprio, Virginie Ledoyen
*1/2

Rivisto in TV, con Hiromi.

Un giovane americano (DiCaprio) in fuga dalla vita quotidiana e familiare, e una coppia di fidanzati francesi (Guillaume Canet e Virginie Ledoyen) che il primo ha conosciuto a Bangkok, scoprono l'esistenza di una spiaggia magnifica e incontaminata su un'isola al largo delle coste delle Thailandia, sulla quale si sprecano leggende e dicerie, e decidono di raggiungerla a nuoto. Peccato che metà dell'isola sia riservata alle coltivazioni di marijuana dei narcotrafficanti del "triangolo d'oro", mentre l'altra metà (quella con la spiaggia) sia già occupata da una comunità di ragazzi che come loro rifuggono dalle ipocrisie della civiltà, della tecnologia e del consumismo. I tre amici si uniscono comunque al gruppo, convinti di aver trovato il paradiso in terra: ma incomprensioni, risentimenti, invidie, passioni e litigi, per non parlare degli attacchi degli squali e delle minacce dei contadini, romperanno l'idillio e porteranno la "comune" alla rovina. Paesaggi da cartolina, suggestioni hippy fuori tempo massimo, atmosfere poco convincenti e sviluppi telefonati: forse il peggior film di Boyle (che era sbarcato a Hollywood sulla scia degli interessanti "Piccoli omicidi fra amici" e "Trainspotting", e che in futuro avrà comunque modo di riscattarsi e persino di vincere un Oscar!), un misto fra "Il signore delle mosche", "Apocalypse now" e la pubblicità di un villaggio vacanze. DiCaprio (in sostituzione di Ewan McGregor, che aveva litigato con il regista), ancora un po' acerbo ma reduce dal grande successo di "Titanic", è fra le cose migliori di una pellicola debole e puerile, che vanta anche interpreti di valore come Tilda Swinton (Sal, la leader della comunità) e Robert Carlyle (Duffy, lo sciroccato che dona a DiCaprio la mappa per raggiungere l'isola), purtroppo al servizio di personaggi piatti e stereotipati (su tutti, i due francesi).

6 commenti:

Evit ha detto...

Direi che Ewan McGregor avrebbe dato maggiore spessore al film, tuttavia trovo che la pellicola non sia male (difficile trovare troppe pecche in Danny Boyle). Quando passa in TV lo guardo sempre. Ci ho messo un po' a farmelo piacere (all'inizio lo snobbai). I tuoi commenti:

"misto fra "Il signore delle mosche", "Apocalypse now" e la pubblicità di un villaggio vacanze"
e
"suggestioni hippy fuori tempo massimo, atmosfere poco convincenti e sviluppi telefonati"

sono azzeccatissimi, tuttavia mi è piaciuto il film per gli stessi motivi per i quali non è piaciuto a te. Ma hai argomentato molto bene! Tanto di cappello. Scusa se non scrivo molto nel tuo blog ma ti assicuro che lo leggo spesso ;-)

Christian ha detto...

Grazie! Io lo avevo visto al cinema alla sua uscita, e l'ho rivisto soltanto qualche giorno fa, in un passaggio televisivo. Continua a non piacermi particolarmente, ma comunque sono d'accordo che si sia di peggio e che Danny Boyle ha sempre comunque degli spunti interessanti (la sequenza in cui DiCaprio si immagina in un videogioco, per esempio).

Anch'io commento poco i blog degli altri, anche se li leggo spesso (compreso il tuo)! ^^

Giuliano ha detto...

E' un film che fa un po' rabbia, perché poteva essere un capolavoro, e invece sembra un catalogo vacanze...E' da film come questi che si capisce il lavoro vero del regista, dello sceneggiatore, eccetera. Il soggetto era buono, Tilda Swinton al posto del colonnello Kurtz era un'idea eccellente (e lei è bravissima, come al solito), peccato che il film non sia finito in mano a un Kubrick o a un Coppola degli anni d'oro... (ma anche un Antonioni, alla Zabriskie Point, o il Kim Ki-duk dell'Isola...).
Una cosa che mi ha fatto star male è quando ho letto che la spiaggia che si vede nel film fu gravemente devastata dal maremoto. Chissà come è oggi.

Cannibal Kid ha detto...

penso di essere tra i pochi a cui il film non è dispiaciuto. la prima parte è ottima, poi il film sull'isola si perde un po', ma comunque per me rimane più che dignitoso.

Kotatsu ha detto...

Sei stato di manica larga, io gli avrei dato solo il 1/2...

Christian ha detto...

Come hanno detto anche gli altri, è un peccato perché il soggetto aveva delle potenzialità, gli attori non sono male e il regista ha talento. Un'occasione sprecata!