27 marzo 2011

Sanshiro Sugata - Parte II (A. Kurosawa, 1945)

Sanshiro Sugata - Parte II (Zoku Sanshiro Sugata)
di Akira Kurosawa – Giappone 1945
con Susumu Fujita, Ryunosuke Tsukigata
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Visto in divx.

Su richiesta dei produttori, che dopo il successo del film d'esordio gli avevano commissonato un seguito delle avventure di Sanshiro Sugata, Kurosawa torna a raccontare le imprese del giovane campione di judo. Questa volta la trama della pellicola è più semplice e si concentra, anziché sulla crescita spirituale del protagonista, soprattutto sulle sfide che riceve dai praticanti di altre scuole e altri sport: da un lato quella di un pugile americano (il film è ambientato nell'era Meiji, a fine ottocento, quando l'isolamento del Giappone era terminato da poco) e dall'altro quella di due karateka che intendono vendicare il fratello (ossia Higaki, il campione di jujitsu sconfitto da Sanshiro al termine del film precedente). Le due sottotrame procedono in maniera parallela e senza mai veramente incontrarsi, accumunate dal fatto che il nostro eroe è inizialmente riottoso ad accettare le sfide, anche se per motivi diversi: quella dell'americano perché il suo maestro si oppone alle esibizioni in pubblico, quella dei due fratelli perché nasce dal rancore e dall'odio che essi provano verso di lui. L'episodio del pugile è significativo, vista l'epoca in cui il film venne girato (ovvero sotto i bombardamenti di Tokyo da parte delle forze statunitensi, che dal canto loro nel 1946, a guerra finita, si affrettarono a sequestrare la pellicola con l'accusa – esagerata – di essere sovversiva), e abbastanza divertente anche se piuttosto ingenuo. Più spessore ha invece la parte con i fratelli Higaki (il tenebroso Tesshin e l'inquietante Gensaburo, sempre muto e con un'acconciatura che ricorda gli attori del teatro kabuki): il duello finale, stavolta, si svolge su una montagna innevata, in piena bufera, ed è seguito da un'inaspettata riconciliazione all'interno della capanna in cui i contendenti si rifugiano, quando il sorriso di Sanshiro disarmerà il muto Gensaburo che lo voleva assalire nel sonno. Pur gradevole, nel complesso il film non è certo fra i più ispirati di Kurosawa. Dal capitolo precedente tornano diversi personaggi: il maestro Yano, l'amata Sayo e soprattutto lo stesso Gennosuke Higaki (il cui interprete, Ryunosuke Tsukigata, recita anche nel ruolo del fratello Tesshin), profondamente cambiato e malridotto. Proprio l'incontro con il vecchio nemico, ormai gravemente malato, è il momento più toccante della pellicola.

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