26 gennaio 2011

Edward mani di forbice (T. Burton, 1990)

Edward mani di forbice (Edward scissorhands)
di Tim Burton – USA 1990
con Johnny Depp, Winona Ryder
***

Rivisto in DVD, con Giovanni, Rachele e Paola.

Creato da uno scienziato (Vincent Price) che è morto prima di completare il suo corpo, Edward (un Johnny Depp agli esordi e alla sua prima collaborazione con Tim Burton) è un ragazzo "artificiale", timido e sensibile, con grandi e taglienti forbici al posto delle mani. Quando Peg (Dianne Wiest), casalinga e venditrice porta a porta di cosmetici Avon, lo trova solo e abbandonato nel castello gotico che sovrasta la cittadina in cui vive, decide di portarlo a casa e di accoglierlo nella propria famiglia, suscitando la curiosità del vicinato. Pur essendo visibilmente un "diverso", inizialmente Edward riscuote l'ammirazione di tutti per le sue doti creative fuori dal comune (con le sue forbici pota le siepi modellandole in foggia di animali e di esseri umani, tosa i cagnolini e inventa stravaganti acconciature per le casalinghe del circondario): ma alla prima occasione, l'ipocrisia e la diffidenza finiranno col prendere il sopravvento. Nonostante qualche momento di stanca e l'accumulo di luoghi comuni nella sottotrama romantica (Edward si innamora di Kim, la giovane figlia di Peg), questa favola moderna senza lieto fine – con tanto di cornice in cui una Winona Ryder ormai invecchiata racconta l'intera vicenda alla nipotina, proprio come se si trattasse di una fiaba – è forse il miglior film di Tim Burton, o almeno quello in cui la sua vena poetica e malinconica con derive disneyane si sposa meglio con le indubbie qualità visive e scenografiche. Che quella del "freak gentile" sia una fiaba lo testimonia anche la mancanza di realismo nel setting e nello sviluppo della trama, che a tratti assume le carattiristiche surreali e grottesche della satira di costume. Memorabile in particolare l'ambientazione, il sobborgo di un'anonima cittadina americana degli anni cinquanta, con le case tutte uguali, le facciate e le automobili di colore pastello, i mariti che durante la giornata lasciano campo libero alle mogli, e il contrasto fornito dal tetro e gotico castello che sovrasta l'intero panorama. Le scenografie del maniero, così come i titoli di testa con le attrezzature dello scienziato, anticipano l'estetica di "Nightmare before Christmas" (anche per via della colonna sonora di Danny Elfman), mentre l'aspetto pallido e scapigliato di Edward ricorda quello del protagonista del fumetto "Sandman" di Neil Gaiman. Da notare che il titolo italiano è grammaticalmente errato, visto che "forbici" andrebbe scritto al plurale.

8 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

solo 3 stelline?
ma questo è un capolavoro! :)

Christian ha detto...

Pensa che ero tentato di dargliene solo 2 e mezzo...
E per un film di Burton, per i miei gusti, è già tanto! ^^'

Comunque, come ho scritto, lo ritengo (insieme a "Ed Wood") il suo film più bello.

Fabio ha detto...

Ma lo sai che ho scoperto solo oggi che le tue stelline arrivano a quattro?

Christian ha detto...

Sì, come il Mereghetti... ^^
Comunque, sottolineo ancora una volta che le stelline sono un indice di gradimento e non un giudizio sul valore del film.

MonsierVerdoux ha detto...

Non so se la mia passione per questo film sia legato all'amore incondizionato che ho provato per Burton durante la mia prima fase di grande passione per il cinema (nel senso che quando ho cominciato a seguire per bene il cinema, Burton era il mio idolo), eppure mi commuovo sempre quando rivedo Edward. Un film visivamente strabiliante, conm musiche ccezionali, una certa critica alla società americana,e degli ottimi interpreti. Una favola cattiva quanto basta (la morte finale del "cattivo" è abbastanza forte per un film del genere), in pieno stile burtoniano.

Christian ha detto...

A me invece Burton non è mai piaciuto particolarmente, però sono d'accordo nel considerare questo un ottimo film per i motivi che giustamente sottolinei. ^^

AlDirektor ha detto...

Si, probabilmente non è "solo" il miglior film di Burton, ma un vero capolavoro. E lo dico non essendo un fan di Burton (film come "Beetlejuice" o "Mars attack" tendono a infastidirmi ad un certo punto). Un film che rimane impresso nello spettatore, girato con un gusto tutto personale nel design dei vari set e accompagnato da musiche indimenticabili di Elfman. PS: La grammatica errata del titolo in effetti fa ridere. Ma come sappiamo la distribuzione italiana è insipida ed ignorante in quanto a traduzione di titoli.

Un saluto Christian.

Christian ha detto...

Sì, la colonna sonora di Elfman è molto bella, seconda forse solo a quella di "Nightmare before Christmas"... E concordo anche sulla scenografia, che gioca molto anche sul paradosso e sul contrasto fra le villette borghesi e il maniero gotico.