7 settembre 2010

La signora ammazzatutti (John Waters, 1994)

La signora ammazzatutti (Serial mom)
di John Waters – USA 1994
con Kathleen Turner, Sam Waterston
***

Visto in divx alla Fogona, con Marisa.

All'apparenza una tranquilla casalinga e perfetta madre di famiglia della provincia americana (il film, come spesso accade con le opere di Waters, si svolge a Baltimora), Beverly è in realtà una spietata serial killer che uccide tutti coloro che la infastidiscono, anche per futili motivi (i vicini di casa volgari, un insegnante che critica il figlio, il ragazzo che ha illuso e scaricato la figlia, e così via). Ben presto la polizia si mette sulle sue tracce, mentre i famigliari – pur consapevoli della situazione – cercano di proteggerla. Fintamente ispirata a una storia vera (lo dicono i titoli di testa, ma non è così), è una grottesca satira dell'american way of life nello spirito goliardico ma non privo di acume sociale che caratterizza le pellicole di Waters. Ce n'è per tutti (ogni personaggio ha i suoi bravi difetti, che vanno dall'eccessivo formalismo al consumismo, dall'avidità alla sete di protagonismo), anche se naturalmente il vero bersaglio sono i benpensanti e i borghesi ipocriti che predicano bene ma razzolano male, mentre le simpatie del regista vanno – oltre alla mamma assassina – ai ragazzi che guardano film horror e sguazzano nella cultura pop (fra fumetti, musica rock e collezionismo). Strepitosa, davvero, la Turner. Nel cast anche Patricia Hearst (la giurata con le scarpe bianche), Traci Lords (la ragazza bionda) e Suzanne Somers (sé stessa).

7 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

visto un sacco di tempo fa
film cattivissimo
mi aveva divertito un sacco!

Christian ha detto...

È "scorretto" al punto giusto! ^^

Marisa ha detto...

Già dallo sguardo completamente catturato nel piacere di uccidere la mosca, durante un noioso pranzo famigliare, c'è tutto il film.
Come non ritrovarcisi in certe occasioni?

Christian ha detto...

Però non farti venire strane idee! :-P

marco c. ha detto...

è un film divertente, anche se non sono mai riuscito a giustificare il comportamento della protagonista.
sarei felice se mi volessi chiedere l'amicizia su FB. (non ti preoccupare in ogni caso). ho la fotina di ergo proxy. buona domenica ^^

Christian ha detto...

La chiave sta nel tono comico e grottesco in cui è descritto il personaggio: senza di quello, il film sarebbe moralmente discutibile, invece così è una satira assai divertente. Mi pare che a un certo punto proprio uno dei ragazzi appassionati di film horror si domandi come sarebbe uno slasher in cui la mamma è il serial killer.

Quanto a Facebook, mi dispiace ma (incredibile ma vero) devo essere uno dei pochi a non essersi mai iscritto! ^^

marco c. ha detto...

Hai fatto bene, ruba in effetti molto tempo.