1 febbraio 2010

A che prezzo Hollywood? (G. Cukor, 1932)

A che prezzo Hollywood? (What price Hollywood?)
di George Cukor – USA 1932
con Constance Bennett, Lowell Sherman
***

Rivisto in DVD, con Martin.

Un'intraprendente cameriera (Bennett) sogna di diventare una diva del cinema, e in effetti riesce a sfondare grazie all'aiuto di un regista simpatico e alcolizzato (Sherman). Ma la sua parabola ascendente (con tanto di matrimonio con un ricco milionario della costa est) si interseca con quella discendente del suo pigmalione, al quale rimane comunque legata fino alla fine da una forte amicizia. Ispirato a personaggi reali (la diva del muto Colleen Moore e il regista Tom Forman), è stato uno dei primi film a portare sullo schermo – in maniera quasi autoreferenziale – il dorato mondo di Hollywood e tutto il suo microcosmo di star, registi e produttori, svelandone senza pietà anche gli aspetti più crudeli e meno "glamourous". Fu anche uno dei primi lavori importanti di George Cukor, che aveva esordito come regista solo due anni prima, proveniendo dal teatro, e che si dimostra particolarmente predisposto a raccontare storie con protagoniste femminili. Particolarmente significativo per i temi trattati, il film – che passa con rapidità dalla commedia al dramma – ha ispirato il successivo (e più celebre) "È nata una stella" del 1937, del quale curiosamente lo stesso Cukor diresse il remake in chiave musical nel 1954 (dopo aver rifiutato di dirigere l'originale proprio perché troppo simile a questo film). La sceneggiatura, candidata agli Oscar, è basata su un racconto di Adela Rogers St. Johns e (non accreditato) Louis Stevens.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Continuano le visioni con Martin eh? Comunque, pur non essendo un capolavoro, a me questo film è piaciuto molto.

Ale55andra

Christian ha detto...

Sì, ci stiamo facendo dei "mini-cicli" (di tre film ciascuno) dedicati a singoli registi: dopo Castellari, Park, Clair, Tsai, Bekmambetov, Wilder e Bava, è ora la volta di Cukor, con tre film degli esordi (seguiranno "Febbre di vivere" e "Il diavolo e femmina").

Questo film è carino, sì, anche se forse perde qualche colpo nel finale. Comunque vale la visione!