8 ottobre 2009

Exotica (Atom Egoyan, 1994)

Exotica (id.)
di Atom Egoyan – Canada 1994
con Bruce Greenwood, Mia Kirshner
***

Rivisto in DVD, con Giovanni, Ginevra e Marisa.

Francis (Greenwood), un agente delle tasse, non si è mai ripreso dalla morte della figlia, assassinata da un maniaco qualche anno prima. I ricordi lo tormentano e lo ossessionano, e per esorcizzarli si reca ogni sera all'Exotica, sofisticato locale notturno dove fa danzare al proprio tavolo Christina (Mia Kirshner), una giovane spogliarellista che si esibisce vestita da studentessa. Ma le sue attenzioni per la ragazza scatenano la gelosia di Eric (Elias Koteas), il deejay del nightclub, che in qualche modo lo convince a infrangere la regola principale del locale, quella che proibisce ai clienti di toccare le danzatrici, dandogli così una scusa per buttarlo fuori. Per vendicarsi, Francis chiede l'aiuto di Thomas (Don McKellar), proprietario di un negozio di animali esotici, gay represso e contrabbandiere di uova di pappagallo... La vicenda non è narrata linearmente ma viene fuori poco a poco, dettaglio dopo dettaglio, attraverso lunghe sequenze in cui i personaggi ripetono più volte le stesse azioni come parte di una routine che nasconde qualcosa di doloroso e di inespresso. Egoyan è bravo a costruire un'atmosfera carica di mistero e ambiguità (vengono accennati temi come quelli della pedofilia e dell'incesto, di cui lo spettatore è portato a sospettare Francis a più riprese, per non parlare delle tendenze omosessuali di Thomas che lo portano a bizzarri approcci con gli spettatori del teatro), senza mai sfociare nella volgarità. Tutti i personaggi sono alla ricerca di qualche tipo di contatto emotivo e umano, ma barriere di natura fisica (come le regole dell'Exotica) o psicologica sembrano continuamente frapporsi fra loro. La magnifica fotografia, le interessanti scenografie, i rimandi interni (gli specchi falsi alla dogana precorrono quelli nel nightclub; le uova nell'incubatrice si riflettono nello stato di gravidanza di Zoe, la proprietaria del locale), la sceneggiatura che svela i dettagli lentamente (con flashback, ricordi e immagini – anche filtrate dalla tecnologia – che solo nel finale svelano il loro reale significato), le buone prove degli interpreti, la musica di sottofondo (Christina danza sulle note di Leonard Cohen) e l'atmosfera avvolgente e ipnotica concorrono alla riuscita di una pellicola fredda e complessa ma anche coinvolgente. Il personaggio di Zoe è interpretato dalla moglie del regista, Arsinée Khanjian. Egoyan tornerà a riflettere sui temi dell'incomunicabilità, del dolore e della perdita nel suo film successivo, "Il dolce domani".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Di Egoyan ho visto "Il viaggio di Felicia" ed ho apprezzato soprattutto l'alone di mistero e angoscia che si viene a creare man mano che si va avanti. mi pare di capire che Exotica crei le stesse sensazioni e lo vedrò il prima possibile. complimenti per il blog
Marco

Christian ha detto...

Sì, hanno diverse cose in comune. Ti consiglio anche "Il dolce domani", forse il suo film migliore.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Approfittando della benevolenza della connessione saluto il titolare suggerendo la visione di The Adjuster...un saluto
NICKOFTIME

Christian ha detto...

Non lo conosco, come molti dei lavori di Egoyan prima di "Exotica"... Cercherò di recuperarlo, grazie del consiglio! ^^