17 settembre 2009

Chengdu, I love you (Cui Jian, F. Chan, 2009)

Chengdu, I love you (Chengdu, wo ai ni)
di Cui Jian, Fruit Chan – Cina 2009
con Anya, Guo Tao
*1/2

Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)

Film diviso in due episodi, ambientati entrambi nella città di Chengdu ma l'uno nel futuro e l'altro nel passato, con poco in comune fra loro se non un ampio ricorso a simboli e riferimenti storico-geografici che forse sfuggono a uno spettatore digiuno di storia cinese, e collegati da una strana sequenza in cui il tempo sembra scorrere a ritroso. Nel 2029, una ragazza riconosce in un giovane atleta di arti marziali l'uomo che qualche anno prima aveva aggredito suo cugino, ma anche il compagno di scuola che le aveva salvato la vita durante il terremoto dello Sichuan nel 2008. Nel 1976, una giovane cameriera di una sala da tè scopre che il "pazzo" Zhao, ultimo a conoscere l'arte di utilizzare le caraffe dal bricco lungo, non è affatto folle ma finge di esserlo per espiare la colpa di aver denunciato il proprio maestro al regime comunista. Anche la loro vicenda si svolge sullo sfondo di un devastante terremoto, quello di Tangshan. Ho trovato un po' banalotto il primo episodio, girato dalla rockstar Cui Jian con diversi effetti digitali, mentre ho apprezzato maggiormente il secondo di Fruit Chan, anche per l'ambientazione storico-politica, ma nel complesso si tratta di un film del tutto dimenticabile, che fatica a trasmettere emozioni o contenuti.

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