21 settembre 2009

Cella 211 (Daniel Monzón, 2009)

Cella 211 (Celda 211)
di Daniel Monzón – Spagna 2009
con Alberto Ammann, Luis Tosar
***

Visto all'Auditorium San Fedele, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia)

Tesissimo prison movie che si svolge tutto nell'arco di poche ore senza lasciare un attimo di respiro allo spettatore. Il giovane Juan, assunto come secondino in un carcere di massima sicurezza, si ritrova coinvolto in una violenta rivolta organizzata dai prigionieri, isolato dalle altre guardie e rinchiuso insieme ai detenuti. Poiché nessuno lo conosce, visto che avrebbe dovuto cominciare a lavorare solo il giorno dopo e si trovava ancora in abiti borghesi, riesce a farsi passare per un carcerato e ad accattivarsi persino le simpatie del carismatico Malamadre, il capo dei detenuti. Ma la situazione, con il passare delle ore, precipita anziché migliorare. E mentre Juan comincia a rendersi conto che i rivoltosi non hanno tutti i torti e che le loro rivendicazioni sono giuste, il drammatico svolgersi degli eventi lo condurrà a scelte radicali. Tensione alle stelle, ottime caratterizzazioni ed eccellente confezione per un film di genere che porta le vicende dei personaggi fino alle estreme conseguenze. In particolare è interessante l'evoluzione del rapporto fra i due protagonisti, che giunge a sfociare in una solidarietà a doppio senso, resa efficacemente sullo schermo anche grazie alle buone prove degli interpreti.

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