29 agosto 2009

Maborosi (Hirokazu Koreeda, 1995)

Maborosi (Maboroshi no hikari)
di Hirokazu Koreeda – Giappone 1995
con Makiko Esumi, Takashi Naito
**1/2

Visto in divx alla Fogona, in originale con sottotitoli.

Dopo la morte del marito (apparentemente e inspiegabilmente suicida), la giovane Yumiko accetta di risposarsi con un uomo che vive in un remoto villaggio di pescatori e si trasferisce lì con il figlio di primo letto. La sua nuova vita trascorre con calma e lentezza: dalle finestre si sente il rumore del mare, le stagioni si succedono pigramente, piccoli incidenti movimentano la vita del paese (come quando si teme per la sorte di un'anziana pescatrice, uscita in mare durante una tempesta), ma sogni e incubi non smettono di tormentarla mentre continua a interrogarsi sulla morte del primo marito. La nostalgia e il rimpianto per il passato, però, verranno superati dalla serena accettazione del presente. Il primo lungometraggio di finzione di Koreeda è una pellicola delicata e intima, dominata dagli scenari e dall'atmosfera, e in cui per lunghi tratti sembra non accadere nulla. Il soggetto è semplicissimo, e i temi sono quelli – che diverranno consueti per il regista – della perdita e dei ricordi. Se a tratti si ha quasi l'impressione che in fondo il film non abbia poi molto da dire, nel complesso lascia buone sensazioni, anche e soprattutto per merito dello stile, sobrio e controllato: molti campi lunghi, assenza quasi totale di primi piani, camera fissa, inquadrature e inserti-transizioni alla Ozu. Bella e statuaria l'attrice Makiko Esumi. Il titolo originale significa "La luce di un fantasma".

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