5 luglio 2009

Little Odessa (James Gray, 1994)

Little Odessa (id.)
di James Gray – USA 1994
con Tim Roth, Edward Furlong
**1/2

Visto in divx, con Marisa.

Nonostante "I padroni della notte" non mi fosse piaciuto particolarmente, il magnifico "Two Lovers" mi ha spinto a recuperare i precedenti film di Gray, a cominciare da questo primo lungometraggio, ambientato (come praticamente tutti i suoi lavori) nel microcosmo degli ebrei di origine russa trapiantati a New York. Tanto nello stile quanto nei contenuti la pellicola mostra già molte caratteristiche dei lavori successivi, a cominciare dall'attenzione verso le relazioni famigliari. Il protagonista è Joshua, un spietato killer che viene incaricato di eliminare un uomo a Little Odessa, il quartiere di Brooklyn dov'era cresciuto e che ha abbandonato da tempo. Tornatovi clandestinamente (il boss locale, infatti, gli ha giurato vendetta perché ha ucciso suo figlio), Josh rientra così in contatto con i membri della propria famiglia che non vedeva da anni: il padre (Maximilian Schell), con il quale ha un difficile rapporto; la madre (Vanessa Redgrave, un po' sprecata), in fin di vita per un tumore al cervello; e soprattutto il fratello minore Reuben (Furlong, che quattro anni dopo avrebbe interpretato un ruolo simile in "American History X"), cui è invece legato da una forte amicizia fatta di ammirazione e rispetto reciproco. Grazie anche a una buona regia e a una fotografia scura e ombrosa, il film riesce a fondere abilmente i contrasti esistenziali fra i personaggi con la sottotrama criminale, che non viene eccessivamente drammatizzata. Ma i toni cupi e il ritmo blando sono esacerbati da un finale senza speranza, forse un po' troppo pessimista e affrettato. Ottimo Tim Roth, più misurato del solito.

2 commenti:

nickoftime ha detto...

La trama ricorda il film di Philip Janou "State of grace".
Mi ricordo immagini altamente stilizzate ed una fotografia molto impastata...grandi oscurità e presenze improvvise di luce abbacinante.

un saluto

Christian ha detto...

Il film di Joanou non l'ho visto, ma in effetti a giudicare dalla trama sembra avere qualcosa in comune con questo e con altri film di Gray (come "I padroni della notte").

La fotografia, e in generale la confezione, l'ho trovata molto buona.