6 luglio 2009

La rimpatriata (D. Damiani, 1963)

La rimpatriata
di Damiano Damiani – Italia 1963
con Walter Chiari, Francisco Rabal
**1/2

Visto in divx, con Marisa.

Cinque amici quasi quarantenni si ritrovano nella Milano del boom economico (ma c'è già chi dice "qui costruiscono, costruiscono, ma il miracolo economico è già finito, ce ne accorgeremo..."): quattro di loro hanno fatto fortuna (avvocati, medici, imprenditori edili), mentre il quinto, Cesare, lavora in un piccolo cinema di periferia. Eppure è proprio a lui, eterno fanciullo e da sempre il collante del gruppo, che gli altri si rivolgono per trascorrere insieme una serata spensierata. "Il Cesarino", infatti, ha la fama di abile intrattenitore e procacciatore di ragazze, e l'intento del gruppo è proprio quello di trovare della compagnia femminile e di divertirsi – per una volta – stando lontano dalle mogli asfissianti e dalle preoccupazioni lavorative. Dietro le battute e gli scherzi di un tempo, si nascondono però insoddisfazioni e frustrazioni. Tutte le grandi amicizie nascondono vittime e scheletri nell'armadio, e ogni personaggio si ritroverà a fare i conti con sé stesso e con il mondo che lo circonda. Un bel film ambientato "tutto in una notte", semisconosciuto e da riscoprire, che anticipa pellicole come "Il grande freddo" e che funziona molto bene grazie alla sceneggiatura in continuo movimento e alle ottime prove degli attori (che vengono un po' da tutta Europa: oltre al buñueliano Rabal, gli altri "amici" sono Paul Guers, Riccardo Garrone e Mino Guerrini, mentre le donne sono Letícia Román, Dominique Boschero, Mimma Di Terlizzi, Tiziana Frada e Jacqueline Pierreux; c'è anche una parte piccola ma significativa per Gastone Moschin, ma naturalmente il mattatore resta Walter Chiari, che interpreta praticamente sé stesso aggiungendo però molta tristezza al suo istrionismo). La carriera di Damiano Damiani, autore di diversi film "impegnati" negli anni '60 e '70, si è praticamente conclusa con la prima miniserie tv "La piovra". Recentemente è caduto piuttosto in basso, visto che ha fatto quasi solo fiction televisive e soprattutto ha diretto il film più brutto che io abbia visto in vita mia, "Alex l'ariete" (e non capisco come un regista con un briciolo di dignità non abbia deciso di firmarlo con uno pseudonimo).

2 commenti:

Zonekiller ha detto...

contento che ti sia piaciuto...Damiani con l'età, purtroppo, è stato sopraffatto da esigenze alimentari...da molti anni non vedo i suoi film...

Christian ha detto...

Nessuna esigenza alimentare può giustificare "Alex l'ariete", fidati! ^^