19 aprile 2009

Franklyn (Gerald McMorrow, 2009)

Franklyn (id.)
di Gerald McMorrow – GB 2009
con Ryan Phillippe, Eva Green
***

Visto al cinema Uci Bicocca, con Monica e Roberto.

In una metropoli monumentale e gotica, dominata dalle religioni e dove tutti i cittadini sono obbligati per legge a seguire un culto (non importa quale: ci sono anche le manicuriste del settimo giorno e gli adepti delle sacre istruzioni delle lavatrici!), l'eroe mascherato Jonathan Preest (Ryan Phillippe) – unico abitante ateo della città – indaga sull'omicidio di una bambina e contemporaneamente prova a sfuggire ai guardiani dell'inquisizione. Nella "nostra" Londra, invece, l'anziano custode di una chiesa di Cambridge (Bernard Hill) cerca di ritrovare suo figlio David, reduce della guerra in Iraq e misteriosamente scomparso; Emilia (Eva Green), una studentessa ribelle e in crisi depressiva, tenta ripetutamente il suicidio mentre lavora a un personale progetto audiovisivo; e infine il giovane Milo (Sam Riley), abbandonato dalla promessa sposa alla vigilia delle nozze, rintraccia una sfuggente amica d'infanzia di cui è da sempre innamorato. I quattro personaggi sono forse destinati a incontrarsi in un appartamento sulla cui targhetta c'è un semplice e misterioso nome: "Franklyn"... Il quotidiano e il fantasy, la realtà e l'immaginazione, i sogni e gli incubi si intrecciano in un film complesso e stratificato, cupo e bizzarro, che ha ben poco da spartire con l'attuale cinema fantastico hollywoodiano, veloce e adolescenziale: da un lato sembra una versione adulta de "Il ponte di Terabithia" e dall'altro ricorda gli scenari futuristici di Terry Gilliam ("L'esercito delle dodici scimmie", "Brazil"). Per gran parte della pellicola le storie dei diversi protagonisti sembrano procedere separate l'una dall'altra, a parte alcuni vaghi incroci che lasciano comunque il dubbio se si tratti di vicende reali, immaginate (ma da chi?), alternative o parallele. E la sceneggiatura gioca con lo spettatore, proponendogli tanti pezzi di un puzzle che quasi lottano pur di non incastrarsi fra loro, almeno in un primo momento. Alla fine, comunque, tutto tornerà. "Se immagini qualcosa con sufficiente intensità, quella cosa diventerà reale": ma la frase si riferisce ai mondi paralleli, ai sogni da realizzare, alle vie di fuga più disperate, o alla religione? Ottimo il cast. Il regista, esordiente e anche sceneggiatore, ha alle spalle un cortometraggio ("Thespian X") sempre fantascientifico e distopico: che sia un nome da annotarsi e da seguire in futuro?

14 commenti:

Spinoza ha detto...

Se chiami in causa due dei miei film preferiti (quelli di Gilliam) non posso perdermi questo, allora :)

Christian ha detto...

Le atmosfere sono in parte simili, anche se poi il film va in direzioni diverse... Se ti piace il genere, comunque, non perdertelo!

iosif ha detto...

questo mi incuriosisce assai.

Christian ha detto...

Ma nelle sale resterà per poco tempo, temo...

iosif ha detto...

ci sono andato. ha avuto così tanto successo che quelli del multisala hanno deciso di saltare il mio spettacolo. quanto li detesto.

Christian ha detto...

Lo dicevo io.. :(
E dire che è uscito da soli cinque giorni...

Christian ha detto...

Ciao Drewes, e grazie per la visita! Verrò a vedere il tuo blog e ti farò sapere, ok?
Ti preannuncio però che non faccio scambio link con tutti i blog di cinema, ma solo con quelli che seguo più o meno regolarmente...
Ciao!

iosif ha detto...

alla fine ce l'ho fatta a vederlo, e m'è piaciuto. la tua recensione è ottima e completa.

Luca ha detto...

guarda, faccio una domanda molto pratica, meglio questo film o disastro a hollywood (se l'hai visto) perchè so che riuscirò a vederne uno solo e non so cosa scegliere.

Christian ha detto...

"Disastro a Hollywood" non l'ho visto, ma a naso non è niente di che. Questo, invece, lo consiglio: se non altro, è originale.

Luca ha detto...

ottimo.grazie

pazuzu ha detto...

Ciao, fatevi 4 risate con questo pover'uomo che sul sito filmtv.it si fa bello copincollando le recensioni altrui. Qualche giorno fa mi sono imbattuto per puro caso in una sua recensione copincollata pari pari dalla rassegna stampa del sito mymovies, e non appena gliel'ho fatto notare l'ha cancellata. Ora ho scoperto che l'ha fatto anche con altre tra cui questa vostra "Franklyn" (anche se qui ha avuto l'accortezza di aggiungere qualche pensiero proprio qua e là) e mi sembra giusto avvisarvi, dato che prima di spacciare per propri concetti non suoi avrebbe per lo meno dovuto chiedervi il permesso. Eccovi il link dello scippo: http://www.film.tv.it/opinioni.php/film/opinione/405375/franklyn-2008/

Christian ha detto...

Ho visto, grazie della segnalazione.
Non è certo una cosa carina, ma non credo che interverrò, visto che ha solo copiato alcune frasi che riguardano per lo più la trama e, come dici, le ha inframmezzate con farina del suo sacco. Se avesse riportato integralmente il mio post, mi sarei fatto sentire. Ma tutto sommato sono per il "vivi e lascia vivere", anche perché non scrivo certo per un tornaconto economico o per la gloria personale. Più che altro non capisco che gusto ci sia a spacciare per proprie frasi altrui. Voglio augurarmi che si trattasse di concetti che anche lui voleva esprimere e che non ha saputo trovare parole migliori delle mie! ^^

Fra l'altro, ci sono siti di cinema che occasionalmente riprendono i miei testi, ma hanno sempre la correttezza di riportare la fonte e un link al post originale, e dunque per me è tutto OK. Non ho mai messo un banner esplicito di copyleft o di Creative Commons, ma ne condivido i principi: quel che metto in rete è a disposizione di tutti, purché la fonte sia accreditata.

Martin ha detto...

Che la cosa a te non dia fastidio Christian non cambia il fatto che questo "recensore" sia un patetico mediocre.