28 marzo 2009

Hellboy 2 (Guillermo del Toro, 2008)

Hellboy: The golden army (Hellboy II: The golden army)
di Guillermo del Toro – USA 2008
con Ron Perlman, Selma Blair
**

Visto in DVD, con Hiromi.

Il secondo film di Hellboy (chissà perché nel titolo italiano è stato eliminato il numero e mantenuto il sottotitolo in inglese) è migliore del precedente, ma di poco. Stavolta Del Toro – il cui talento visivo continua a dimostrarsi straordinario ma, ahimè, è anche l'unica cosa che davvero vale la pena di salvare nel film, a parte forse il tono ironico e scanzonato del protagonista – punta maggiormente su un ambientazione da fiaba dark, a lui più congeniale, e si distacca sia dal filone supereroistico sia dalle indagini sul paranormale che caratterizzano il fumetto di Mignola. Hellboy e i suoi compagni (l'anfibio Abe e la pirocinetica Liz – che hanno più spazio e sono approfonditi maggiormente rispetto al primo capitolo – ai quali si aggiunge lo scienziato incorporeo Johann Krauss) sono alle prese con il principe di un regno fatato, popolato da elfi e troll, che intende scatenare un esercito di soldati meccanici e indistruttibili contro la razza umana e tornare così a dominare la Terra come avveniva un tempo. Si vedono molte creature fantastiche che non sfigurano di fronte a quelle de "Il labirinto del fauno" e che fanno ben sperare per l'imminente "Hobbit" (la scelta di Del Toro come sostituito di Peter Jackson mi sembra davvero azzeccata!): particolarmente riuscita è la piccola "fatina dei denti", spaventosa ma kawaii al tempo stesso. Bella anche la lotta contro la pianta gigante, mentre certe sequenze (l'incipit, il mercato dei troll) fanno venire in mente Neil Gaiman o Tim Burton. Ottimi i costumi e le scenografie, apprezzabile il rilevante ricorso a pupazzi e al trucco anziché alla computer grafica. Il punto debole continua a essere la sceneggiatura, non tanto per la caratterizzazione dei personaggi (che stavolta, come detto, è decisamente migliore anche nel caso delle figure minori) quanto per il plot, semplicistico e prevedibile; per la tensione, che non monta mai; e soprattutto per il ritmo, visto che la vicenda ha frequenti cadute di tono: la mia attenzione continuava ad avere alti e bassi e spesso non mi importava granché di quello che capitava sullo schermo. Comunque merita una visione, e per fortuna si può anche fare a meno di guardarsi prima il lungometraggio precedente.

7 commenti:

marco c. ha detto...

cosa vuol dire kawaii?
cmq mi piace hellboy..è spassoso

Christian ha detto...

Letteralmente kawaii vuol dire "carino", ma nella subcultura dei manga e degli anime [cito da Wikipedia] si riferisce anche a qualcosa di "piccolo, semplice, indifeso, innocente, ingenuo"...

Larry ha detto...

assolutamente d'accordo. Hellboy uno non sono riuscito a finirlo, a metà ero troppo annoiato per continuare, ma questo invece riesce a prenderti molto di più, non senza difetti certo, ma è proprio DelToro senza freni; le fatine dei denti o anche la morte sono proprio il suo marchio di fabbrica, inutili ai fini della storia ma splendide.

marco c. ha detto...

thanks.
offtopic mentre studiavo ho visto hostel, sono stato male mi sono dovuto stendere sul letto. è vero sono serio. era immorale produrre un film così.
ciao

Christian ha detto...

Larry: La pensiamo allo stesso modo!

Marco: Io non l'ho visto...

Larry ha detto...

Hostel l'ho visto, al cinema, e da estimatore di Saw 1 quale sono mi aspettavo grandi cose.... invece devo dire che quello che dici, marco, è vero. è inutile, eccessivo, la violenza è troppa, ma questo di per se non è il vero problema, più che altro è troppa per le ragioni che la muovono. saw, ma anche altri film meno truculenti, tipo la passione, o cannibal holocaust o alcuni film di miike, indugiano spesso sulla violenza e le torture, am tutti con un motivo, con un significato che da una parte le limita (è inutle tagliare una mano se non serve alla trama e allora ci si limita), e dall'altra, secondo me, fa accettare più volentieri allo spettatore quello che è costtretto a vedersi (la passione di cristo è un esempio perfetto in questo senso). il problema di hostel è che è inutile. è solo pornografia. credo abbia fatto un bel po' di incassi col nome di tarantino (io giustifico il fatto che tarantino lo sostenesse solo per l'amicizia con roth, senno il buon quentin mi scade), ma già il due, che non ho visto, è rimasto senza seguiti. il pubblico sarà voyeur, ma con un limite.

marco c. ha detto...

@chris: seguo sempre le tue critiche positive. devo riscoprire del toro.
@larry: hai ragione. inutile e molto diseducativo.