15 marzo 2009

Cinebloggers Connection

Grazie a Gparker (che mi ha nominato) e ad Ale55andra e Luciano (che hanno sostenuto la mia candidatura) sono stato invitato come giudice nella Cinebloggers Connection, una sorta di aggregatore di voti e recensioni ai film in sala da parte di chi gestisce blog che parlano di cinema. Anche se non l'avevo chiesto, accetto con piacere, visto che la cosa non comporterà un impegno eccessivo e non snaturerà la natura personale e individuale di questo blog. D'altro canto potrò contribuire alla pluralità delle opinioni fornendo una voce in più, spesso critica (visto che si parlerà solo di film recenti e sapete come la penso sul declino della cinematografia americana negli ultimi due decenni). Ringrazio dunque ancora Gparker e gli altri giudici e provvedo ad aggiungere il link della Connection nella colonna di sinistra.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti a te ed anche a chi ti ha invitato pensando alla tua competenza ed alla tua liberta' di pensiero piuttosto che a una condivisione di gusti cinematografici....

nickoftime

Luciano ha detto...

Sono molto compiaciuto del tuo ingresso nella cinebloggers^^

Anonimo ha detto...

ciao, è da poco che leggo il tuo blog, come mai credi che il cinema americano sia in declino negli ultimi vent'anni? cioè, voglio dire vechie glorie sempre presenti continuano il loro sporco lavoro, tipo spielberg o scorsese, e nel frattempo sono stati affiancati da nuovi talenti, da tarantino a pt anderson... proprio proprio in declino non mi sembra.

Christian ha detto...

Le eccezioni ci sono sempre, è ovvio, ma personalmente non riesco a vedere nel panorama americano odierno (affossato anche dall'enorme quantità di remake, sequel, sceneggiature non originali) la stessa vitalità e la stessa ricchezza che c'era ai tempi di Lubitsch, Hawks e Wilder. Già il caso che tu abbia dovuto citare registi "vecchi", che avevano esordito negli anni '60 (Scorsese), '70 (Spielberg) o al limite '90 (Tarantino), ti rivela come nell'ultimo decennio di nuovi talenti se ne siano poi visti così tanti (e P.T. Anderson, a mio parere, non è uno di questi). Poi è anche una questione di gusti, certo (io non sopporto i Coen, per esempio), ma per me l'ultimo decennio è stato il peggiore di tutta la storia del cinema, e quello precedente è solo di poco migliore.

Martin ha detto...

Anche tu hai ceduto al "nemico" alla fine... eh eh... ;-)

Anonimo ha detto...

in effetti se considerosolo l'ultimo decennio nenaanche a me viene in mento molto di memorabile, anch'io sopporto poco i coen (tranne non è un paese per vecchi) e se tolgo anderson che invece mi piace moltissimo non riesco a farmi venire in mente altri nomi. mi vien da pensare di averne visti pochi io... comunque almeno fino agli anni 90, compresi, la vitalità e l'ampiezza della cinematografia americana mi pare immutata, tarantino appunto, ma anche jarmush o le uniche opere buone di fincher sono di quel periodo, ma anche gilliam come autor mi pare sia nato negli anni novanta. è vero nessun wilder in vista, forse nessun genio quindi (anche se con tarantino mi verrbe da dirlo) però una qualità media piuttosto alta in molti generi che non fa rimpiangere gli anni 50 (ovviamente tutto ciò a titolo fortemente personale)

Anonimo ha detto...

ah no, scusate, un refuso, gilliam è inglese

Christian ha detto...

No, Gilliam è americano (incredibile ma vero, nonostante i trascorsi da Monty Python), ma anche lui comunque viene dagli anni '70 e '80... E in ogni caso, per quanto lo stimi, non lo considero un maestro alla pari degli altri nomi che ho fatto. E Jarmusch ha esordito nel 1980. D'accordo su Tarantino, invece, uno dei pochi grandi nomi nuovi degli anni '90.

Anonimo ha detto...

beh, ormai sono uscito completamente dal significato iniziale di questo blog quindi... quindi mi chiedo se posso sfruttarti. di wialder conosco veramente poco, ho visto giusto la fiamma del peccato, viale del tramonto e l'asso nella manica...più un film con la monroe che mi pare fosse quando la moglie è in vacanza. detto ciò, che cosa vale la pena che recuperi? mi puoi dare qualche consiglio?

Martin ha detto...

Per la precisione Gilliam è un cittadino britannico nato negli Stati Uniti.
E dal punto di vista culturale è assolutamente inglese.
Parlare di Gilliam in termini di cinema americano sarebbe come parlare di Wilder come cinema tedesco...

Christian ha detto...

Martin: Hai ragione (ma non l'avevamo già fatta, questa discussione?)

Luca: Billy Wilder è uno di quegli autori di cui ogni cosa è interessante, anche i film minori. Detto ciò, ti consiglio assolutamente "A qualcuno piace caldo" (ma sei sicuro di non averlo mai visto?), "Testimone d'accusa", "Prima pagina" e "L'appartamento".

Martin ha detto...

Lo sai che sono sempre il solito pignolo ;-)

Zonekiller ha detto...

complimenti per questa acquisizione, ma soprattutto per il tuo blog...un vero work in progress titanico...pura cinefilia senza barriere, un piacere seguirti...invidio il numero di film che riesci a vedere...io ne ho visti tantissimi in passato e ne ho veramente migliaia in casa, ma ora ho molto meno tempo per scoprirli o rivederli...

Christian ha detto...

In effetti la mancanza di tempo è il nemico numero uno del cinefilo...! Io, per fortuna, riesco quasi sempre a ritagliarmi un paio d'ore al giorno per vedermi un film, anche se in certi periodi magari è più difficile di altri.

Anonimo ha detto...

guarda, ora che me li elenchi mi ricordo di aver già visto prima pagina e l'appartamento, anche un paio di volte; ma a qualcuno piace caldo no, proprio mai. grazie