4 febbraio 2009

La signora del venerdì (H. Hawks, 1940)

La signora del venerdì (His girl friday)
di Howard Hawks – USA 1940
con Rosalind Russell, Cary Grant
***1/2

Rivisto in DVD, con Hiromi.

La giornalista d'assalto Hildy Johnson comunica al suo capo (ed ex marito) Walter Burns che intende licenziarsi per convolare a nozze con uno scialbo assicuratore (Ralph Bellamy). Ma prima di partire Burns riesce a convincerla a occuparsi di un ultimo fatto di cronaca, l'imminente esecuzione di un uomo accusato di aver ucciso un poliziotto. L'evolversi della vicenza (il condannato riesce ad evadere e si nasconde proprio nella sala stampa dove Hildy e i suoi colleghi stanno lavorando) e gli intrighi di Burns riusciranno a fare cambiare idea a Hildy e a farle capire che in fondo ama troppo il giornalismo per rinunciarvi: un mestiere che richiede molti sacrifici ma che è capace di grandi gratificazioni, come la soddisfazione di smascherare la corruzione dei potenti. Caratterizzato da dialoghi vivacissimi e da un ritmo frizzante, il film è tratto dalla commedia teatrale "The Front Page" di Ben Hecht e Charles MacArthur (all'epoca giornalisti, poi brillanti sceneggiatori), già portata sullo schermo nel 1931 da Lewis Milestone (ma la versione più celebre sarà quella di Billy Wilder del 1974, "Prima pagina", con Jack Lemmon e Walter Matthau) e ne modifica notevolmente alcuni aspetti, in particolare trasformando il protagonista da uomo a donna: in questo modo i suoi battibecchi con il direttore del quotidiano assumono i toni della classica battaglia fra sessi, e il film diventa anche una commedia romantica (oltre che lottare per farla restare al giornale, Grant vuole anche riconquistarla). La Russell è dinamica e spigliata, unica reporter donna in un mondo di uomini, mentre Grant veste il suo solito ruolo da simpatica canaglia, pronto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi. Da sottolineare una battuta metacinematografica: per descrivere l'aspetto del promesso sposo di Hildy, Burns dice che "assomiglia a quell'attore... a Ralph Bellamy". Il titolo italiano traduce alla lettera un'espressione gergale, derivata dal romanzo "Robinson Crusoe": girl friday significa "assistente tuttofare".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow, una delle molte versioni di Front Page, (...in anni più recenti, c'è stata anche di una versione con Burt Reynolds e Kathleen Turner, lei nei panni che furono già della Russell e di Lemmon): questa commedia m'è sempre piaciuta tantissimo, e la versione di Wilder la adoro. Devo vederla questa versione: me la procuro subito....Cary Grant mi pare di vederlo calato in questa parte ... Matthau non fu da meno, comunque... Ottimo, metto in ricerca.
:)

Christian ha detto...

Non te ne pentirai, è un film molto gradevole...
Non conoscevo la versione con Kathleen Turner che citi: dunque gli adattamenti cinematografici sono almeno quattro!

Fabio ha detto...

Una commedia irresistibile, con grande ritmo, grande scrittura e doppiaggio eccellente.
Va dritta dritta tra le mie commedie preferite di sempre.

Christian ha detto...

Molto bella, sì, anche se forse personalmente preferisco la versione di Billy Wilder.