28 novembre 2008

Nessuna verità (Ridley Scott, 2008)

Nessuna verità (Body of lies)
di Ridley Scott – USA 2008
con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe
**1/2

Visto al cinema Colosseo, con Hiromi.

DiCaprio è Roger Ferris, un agente della CIA che lavora "sul campo" in Medio Oriente a caccia di terroristi, rendendosi protagonista di pericolose azioni tra Iraq e Giordania: parla l'arabo, conosce e apprezza le usanze locali, tende a circondarsi di alleati del posto e si innamora persino di una ragazza irachena che fa l'infermiera ad Amman. Crowe è Ed Hoffman, il suo machiavellico superiore che ne supervisiona le operazioni "a distanza", sorvegliando via satellite i movimenti e le comunicazioni dalla sua sala operativa negli Stati Uniti: disprezza le altre culture, non si fida di nessuno e ha a cuore soltanto lo stile di vita occidentale. Nello scontro fra le loro differenti personalità sta il segreto di questo bel film dove la caccia ai terroristi è quasi più un McGuffin che il vero fulcro della vicenda, mentre al centro dell'attenzione ci sono i fragili rapporti con gli alleati (come i servizi segreti giordani, diretti dal fascinoso Hani interpretato dal bravo Mark Strong). Se Ferris si espone in prima persona (e ne porta i segni fisicamente: non c'è scena del film in cui non esibisca ferite, tagli, morsi o abrasioni), Hoffman, circondato dalla famigliola e da una "comoda" realtà borghese, sembra vivere in un mondo dove la violenza viene vista solo attraverso un monitor. Il primo è un eroe d'azione fin troppo sensibile, che si sente in colpa se è costretto a mentire ai suoi alleati e che soffre quando muoiono degli innocenti; il secondo è un cinico manipolatore, parente del Christof di "Truman Show", per il quale la tecnologia è tutto, la lealtà non conta nulla e la vita umana è sempre sacrificabile. Il film è discretamente spettacolare, con una marea di location sparse in giro per il mondo e belle immagini della sorveglianza satellitare dall'alto, e si basa su un giusto equilibrio fra i sentimenti privati dei personaggi e le logiche machiavelliche dello spionaggio e dell'antiterrorismo, dove spesso i ruoli dei "buoni" e dei "cattivi" si confondono, al punto da lasciare sempre qualche dubbio sulle reali intenzioni degli agenti infiltrati. Molto bravo DiCaprio, un attore che mi piace sempre di più. Efficace e professionale come al solito il regista Ridley Scott, che non si lascia mai sfuggire il film dalle mani e confeziona una pellicola capace di soddisfare lo spettatore e di mantenere le sue promesse fino in fondo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
spero di poter vedere il film molto presto perchè Scott è un gran professionista oltrè che un gran regista.
Quello che mi lascia perplesso in generale e non nel caso specifico è il consenso nei confronti di Di Caprio e delle sue ultim interpretazioni. Trovo le sue interpretazioni da Bad Boy molto forzate...molto recitate...costruite sulla base di un consenso critico che gli deriva dall'essere diventato il guru (la definizione è del regista) di Scorsese più che da reali qualità recitative...
un saluto e molti apprezzamenti per le tue visioni cinematografiche.
NICKOFTIME
icinemaniaci.blogspot.com

Christian ha detto...

Ciao Nick, e grazie per il commento.
DiCaprio a me piace parecchio, invece. Non ho visto nulla di forzato nelle sue ultime interpretazioni ("Aviator", "The departed", ecc.) Anzi, capovolgendo il tuo discorso, secondo me è diventato l'attore feticcio di Scorsese (un regista che di solito non si sceglie certo gli interpreti a caso o per motivi di marketing) proprio perché le qualità recitative le ha. Purtroppo presso gran parte del pubblico il buon Leo sconta ancora la fama di essere stato il protagonista di "Titanic": molti cinefili l'hanno preso in antipatia, l'hanno bollato come un attore bello ma incapace, o peggio ancora come l'idolo di un pubblico che di cinema ne capisce poco... E invece, con il passare del tempo, ha dimostrato di essere un attore completo e soprattutto molto "fisico": quando vedrai questo film, fa' caso a come recita quasi più con il corpo, pieno di ferite e di cicatrici, che con l'espressività del volto. Per gran parte della pellicola è sporco, intabarrato e con la barba incolta, tutto il contrario della sua immagine di "Titanic", dove era quasi efebico.

Anonimo ha detto...

Intervenire nel tuo blog e' un piacere per molti motivi: uno di questi deriva dal tenore delle risposte che lasciano trapelare una voglia di cinema che supera i limiti di certa autoindulgenza ed arriva al cuore del problema.
Tornando a Di Caprio che spero di ritrovare in questo film ai livelli di Catch me if you can and The aviator, ti devo confessare la mia sorpresa nel vedere il consenso che ricevono le sue interpretazioni anche in blog super oltranzisti.E'quasi un plebiscito popolare. Io ti confesso che ho molto amato quelle interpretazioni in cui prevaleva come dici tu il suo lato adolescienziale e per certi versi immaturo...infondo L-aviatore scorsesiano e' la storia di un uomo che resta intrappolato all,interno del suo sogno adolescienziale...Tra l'altro nel prossimo Shutter island ancora con Scorsese interpretera' un altro ruolo adulto..
Ed invece di Crowe cosa mi dici? ormai e' abbonato a Scott...ha gia girato una nuova versione di Robin hood..
nickoftime

Anonimo ha detto...

Io ricorderò sempre Di Caprio per The departed, in particolare per le botte che dà al bar su istigazione di Costello/Nicholson. Ormai il ragazzo si è maturato, e Titanic è un ricordo lontano...
Caro blogger, sono qui a ricordarti che tra qualche settimana parte il Torneo dei film, a questo indirizzo:
http://iltorneodeifilm.wordpress.com/
Ti aspetto..

Christian ha detto...

Nick: grazie dei complimenti...Riguardo a DiCaprio, come ti dicevo, in realtà non vedo tutto questo consenso di cui parli: mi sembra piuttosto che divida il pubblico in due, e che abbia tanti estimatori quanti detrattori. Ma forse entrambi i gruppi si stupiscono che ci sia chi la pensa in maniera opposta... ^^
Crowe mi piace sin dai tempi di "L.A. Confidential", anche se ora sembra un po' imbolsito. In effetti "Nottingham" (nel quale, se ho ben capito, reciterà sia nel ruolo di Robin Hood che in quello dell sceriffo!) sarà il suo quinto film con Scott, e il quarto consecutivo.

Gegio: verrò a seguire il tuo torneo con curiosità e a tifare per i miei preferiti...