18 novembre 2008

Capriccio passeggero (Yasujiro Ozu, 1933)

Capriccio passeggero, aka Sussulto del cuore (Dekigokoro)
di Yasujiro Ozu – Giappone 1933
con Takeshi Sakamoto, Tomio Aoki
**1/2

Visto in DVD (registrato da "Fuori Orario").

Primo di un miniciclo di quattro film detto Kihachi-mono, dal nome del personaggio interpretato da Takeshi Sakamoto (gli altri tre sono "Storia di erbe fluttuanti", "Una ragazza innocente" – andato perduto – e "Una locanda di Tokyo"), è un lungometraggio caratterizzato da molti temi tipici del regista, a partire dai rapporti fra genitori e figli e dal contrasto fra i sentimenti di amore e di amicizia. Kihachi è un operaio che vive da solo con il figlio Tomio e lavora in una fabbrica di birra insieme all'amico Jiro. Si innamora di una ragazza più giovane di lui, Harue, ma deve fare i conti con la dura realtà: lei è infatuata di Jiro, che però la tiene a distanza per rispetto dei sentimenti dell'amico. Alla trama sentimentale si sovrappone quella del rapporto fra Kihachi e il figlio, ben più sveglio e responsabile di lui, che sfocia nella magnifica scena del litigio fra i due, con il padre che dapprima picchia Tomio e poi, rendendosi conto di aver torto, lascia che sia il figlio a sfogare il proprio risentimento. La sequenza termina con un abbraccio pacificatorio di estrema commozione. Per il resto, il film presenta un protagonista simpatico, vivace e imprevedibile, che si getta a capofitto nelle azioni e nei sentimenti per poi tirarsi indietro alla prima difficoltà (corteggia Harue ma poi accetta di intercedere per lei presso Jiro; si veste in ghingheri per far colpo sulla ragazza ma cambia subito idea quando i vicini lo deridono; si offre di partire per lo Hokkaido per ripagare un debito ma se ne pente e si tuffa dalla nave che lo stava portando al nord). Oltre ai personaggi, ottimamente caratterizzati, spicca l'ambientazione, più proletaria e meno borghese rispetto al solito cinema di Ozu. Curiosa la sequenza iniziale, ambientata durante uno spettacolo teatrale, con gag prolungate su portafogli vuoti e pulci che si aggirano fra il pubblico.

0 commenti: