4 settembre 2008

Kung Fu Panda (Osborne, Stevenson, 2008)

Kung Fu Panda (id.)
di Mark Osborne, John Stevenson – USA 2008
animazione digitale
***

Visto al cinema Odeon, con Saveria e Stefano.

Il malvagio Tai Lung è fuggito dalla prigione dove era stato rinchiuso ed è assetato di vendetta. La valle è in pericolo! Per fortuna, il saggio Ogwei ha designato il "guerriero dragone" che, secondo la tradizione, dovrà salvare tutti. Per sfortuna, questo guerriero è un panda obeso e imbranato... ma gli insegnamenti del vecchio maestro Shifu riusciranno a compiere il miracolo di trasformarlo in brevissimo tempo in un abile atleta di arti marziali. Normalmente i film animati della DreamWorks non mi piacciono (e non soltanto perché viene naturale paragonarli con quelli della Pixar): li trovo troppo leggerini nella storia, caratterizzati da un umorismo adolescenziale e troppo concentrati a costruire personaggi "simpatici" ma poco profondi, difetti che a ben vedere non sono assenti nemmeno in "Kung Fu Panda". Però questa volta mi sono decisamente divertito: merito di un atteggiamento più affettuoso che parodistico verso il genere del kung fu movie, che fra l'altro era già stato dissacrato a volontà dagli stessi cantonesi (le scene dei duri allenamenti cui è sottoposto il panda non possono non ricordare quelle dei vecchi film di Jackie Chan dei primi anni ottanta). La trama è semplice e leggera, è vero, e il tema di fondo scontatissimo (il loser che trova in sé stesso la forza per diventare un eroe), ma il ritmo è efficace, i personaggi azzeccati, le gag divertenti, e pure i tòpoi del genere sono sfruttati in maniera adeguata, a volte persino sottile, e non semplicemente accatastati l'uno sull'altro. Anche gli animali sono usati in maniera geniale e a suo modo sofisticata: la valle è popolata da centinaia di conigli, maiali e paperi, ossia animali da cortile e di poco valore, mentre i grandi maestri di kung fu appartengono a specie più rare o più preziose; i cinque guerrieri addestrati da Shifu corrispondono alle tecniche tradizionali del kung fu (tigre, gru, serpente, scimmia, mantide); la scena in cui sembra che il padre del panda (un papero!) stia per rivelare al figlio di non essere il suo genitore naturale è esilarante; e così via... Se i momenti comici non mancano, non sono assenti nemmeno quelli drammatici, legati soprattutto al rapporto di Shifu con il figlio adottivo Tai Lung. La cultura cinese e i "messaggi" zen non sono banalizzati, e infine i combattimenti, pur buffi, sono dinamicissimi e "fisici" (come è giusto che sia) e strizzano l'occhio persino alle pellicole degli Shaw Brothers. Dispiace solo che il film sia così breve: certi passaggi narrativi sono troppo repentini e alcuni personaggi (le "cinque furie" per esempio, con l'eccezione forse di Tigre) non caratterizzati a sufficienza. Peccato infine non averlo visto in lingua originale (dove spiccavano le voci di Jack Black, Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Jackie Chan, Lucy Liu), ma rimedierò con il DVD.

4 commenti:

M.S. ha detto...

credevo fosse una cazzata, ma ne dicono tutti un gran bene. lo vedrò, magari.

Christian ha detto...

è una cazzata, ma bella. ^^

Anonimo ha detto...

In lingua originale ci guadagna una mezza stelletta in più: ma quando ritorneremo ad avere dei doppiatori decenti?

Christian ha detto...

Per fortuna esistono, appunto, i DVD! Anni fa era praticamente impossibile riuscire a vedersi certi film in lingua originale. Forse anche per questo motivo ci stiamo finalmente rendendo conto di quanto siano mediocri, monocordi e "televisivi" i doppiaggi italiani (che comunque, come dici, sono anche peggiorati negli ultimi 10-20 anni).