18 settembre 2008

Il papà di Giovanna (Pupi Avati, 2008)

Il papà di Giovanna
di Pupi Avati – Italia 2008
con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher
*1/2

Visto al cinema Plinius.

Siamo a Bologna, negli anni del fascismo. Per troppo amore nei confronti della figlia Giovanna (che frequenta lo stesso liceo nel quale lui insegna), un docente di storia dell'arte fà di tutto perché la ragazza, bruttina e introversa, riesca a socializzare con i compagni. Quando la psicolabile Giovanna ucciderà per gelosia la sua migliore amica e verrà internata in manicomio, il professore continuerà a starle vicino, forse perché nel frattempo si è reso conto che la colpa è proprio delle false illusioni che lui le aveva inculcato. Nel frattempo la guerra cambierà molte cose... Una discreta ricostruzione ambientale (ma la sceneggiatura cerca senza troppo successo di fondere i drammi privati con i grandi eventi storici) e l'ottima prova di Silvio Orlando (premiato a Venezia, in un ruolo che qualche decennio fa sarebbe stato di Carlo Delle Piane) salvano solo in parte un film che nella seconda metà si sfilaccia fra banalità psicologiche sui rapporti familiari e anonimi quadretti dell'Italia del dopoguerra. Brava anche la giovane Rohrwacher, mentre Francesca Neri (nei panni della madre di Giovanna) non aggiunge nulla alla pellicola ed Ezio Greggio (il poliziotto amico di famiglia) mostra tutta la sua inadeguatezza come attore drammatico: sembra sempre sforzarsi per mantenere sul viso un'espressione seria, e la scena in cui i partigiani lo processano è talmente fuori posto che forse Avati avrebbe fatto meglio a toglierla dal film (anche perché, come in fondo tutto il personaggio di Greggio, c'entra poco con il resto della storia). Da sottolineare un fastidioso product placement relativo a una marca di olio, visibile più di una volta sulla tavola del protagonista: al bando la pubblicità dal cinema!

4 commenti:

M.S. ha detto...

ho appena letto da chiara una recensione diametralmente opposta.. cosa devo pensare?

Christian ha detto...

Che abbiamo gusti diversi?
Comunque, guardalo e decidi da solo! ^^

Luciano ha detto...

Oggi avevo la possibilità di andare a vederlo ma non ne ho avuto il coraggio anche se Pupi Avati non è tra i peggiori registi italiani.

Christian ha detto...

Ha fatto alcune cose belle in passato ("La casa delle finestre che ridono", per esempio), ma non è certo fra i miei registi preferiti.