3 aprile 2008

Un bacio romantico (Wong Kar-wai, 2007)

Un bacio romantico (My blueberry nights)
di Wong Kar-wai – Hong Kong/USA 20007
con Norah Jones, Jude Law
**

Visto ieri al cinema Colosseo, con Hiromi.

Il primo film di Wong Kar-wai in lingua inglese, nonostante il regista mantenga il proprio stile, i temi e le ambientazioni preferite, mi ha un po' deluso. Non solo non sembra offrire molto di nuovo rispetto ad alcune pellicole precedenti (a tratti sembra quasi una versione made in USA di opere come "Hong Kong Express" e "Angeli perduti"), ma è anche meno efficace nel mettere in scena i soliti personaggi in cerca d'amore o di consolazione e le loro piccole manie, le abitudini, i sogni e i desideri. La protagonista, la cantante Norah Jones (al suo esordio sullo schermo), reduce da una delusione d'amore, trova conforto nell'amicizia con il barista Jude Law, nel cui locale si reca ogni sera all'ora di chiusura per scambiare qualche chiacchiera e divorare la torta al mirtillo che – immancabilmente – nessun cliente ha ordinato durante la giornata. Partirà poi per un anno di vagabondaggi da una costa all'altra degli Stati Uniti, lavorando come cameriera in diner e locali notturni e incrociando i destini di altri personaggi più o meno tormentati: un poliziotto alcolizzato (David Strathairn) abbandonato dalla moglie (Rachel Weisz) e una giovane giocatrice di poker (Natalie Portman) che non si fida delle altre persone. Alla fine la ragazza non potrà che tornare al punto di partenza, al locale newyorkese di Jude Law, dove i due si scambieranno il bacio che i distributori italiani hanno voluto proditoriamente mettere nel titolo della pellicola. Senza il fidato Christopher Doyle alla fotografia (ma Darius Khondji è altrettanto colorato, anche se più iperrealista), e affidandosi a una ricca colonna sonora rhythm'n'blues (a fianco di pezzi classici e di brani inediti di Ry Cooder e della stessa Jones c'è persino un rifacimento del tema di "In the mood for love"), Wong traspone le sue storie in un ambiente americano che sembra disposto ad accoglierle bene: peccato che i personaggi siano poco interessanti e che quello più promettente, ossia Jude Law, funga soltanto da cornice a tutta la vicenda. L'inizio del film, nel suo bar, è infatti la parte migliore di una pellicola che poi si perde in un viaggio a vuoto.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

mi rassegno all'idea che è una cagata... per dirla in parole povere...

Christian ha detto...

No, dai, è solo che da WKW si pretende anche di più...

Anonimo ha detto...

passi la torta ai mirtilli, vittima di un destino implacabile quanto misterioso, ma quella roba a forma di enorme castagna mutante è matematico che non la vendi.

questo giusto per dire le cose come stanno.

Christian ha detto...

Già, è vero... ^_^
Chissà cos'era, lui se la mangiava sempre così avidamente!

Luciano ha detto...

Ha deluso anche te, ma comunque siccome è pur sempre un Kar-wai spero di poterlo vedere nel fine settimana. Ci vado senza entusiasmo.

Christian ha detto...

Poi fammi sapere, comunque una visione la merita.

Shadowland ha detto...

A me non ha deluso. Forse perchè sono un die hard fan di Wong. Certo ha fatto di meglio e quel "lieto" fine così spacciato è inusuale, ma resta un grande film.

Christian ha detto...

Anch'io comunque resto un grande fan di WKW, mi sono persino procurato il dvd di un suo filmato pubblicitario ("There's only one sun") per Philips, di 9 minuti: eccezionale, per immagini e colori.

Anonimo ha detto...

anche i grandi a volte sbagliano parzialmente un film...Wong ha sempre una gran classe e riesce comunque a far digerire ciò che sulla carta è banalissimo...se non era per questo sarei uscito dopo mezz'ora...Norah Jones (non la conoscevo) mi è sembrata interessante...

Christian ha detto...

Già, nonostante il film sia un po' vuotino, la confezione è sempre impeccabile, a tratti una vera gioia per gli occhi (e per le orecchie). Norah Jones, però, non mi ha entusiasmato: la faccia è bella, ma l'espressione sembra una soltanto e non veicola emozioni come Maggie Cheung o Faye Wong...

Fabio ha detto...

Concordo su tutta la linea. Il film comincia in maniera interessante (anche se il barista conoscitore di umanità e incline ai romanticismi è un po' un cliché), ma poi parte con tutta questa odissea e tu spettatore pensi... "ma a me che mme frega di questi, io volevo vedere svilupparsi una storia con i personaggi iniziali!".

Christian ha detto...

Eggià...! ^^

Wong, sbrigati a finire il tuo prossimo film (quello su Yip Man), che siamo stanchi di aspettare!!!