11 aprile 2008

I quattro dell'Ave Maria (G. Colizzi, 1968)

I quattro dell'Ave Maria
di Giuseppe Colizzi – Italia 1968
con Terence Hill, Bud Spencer
**1/2

Rivisto in DVD.

Dopo l'ottimo riscontro del film precedente, "Dio perdona... io no!", Colizzi prova subito a riproporre la stessa coppia di protagonisti che, stando agli screen test, quando comparivano insieme sullo schermo suscitavano l'entusiasmo del pubblico. Grazie al finanziamento di alcuni produttori americani, stavolta il regista può permettersi un budget decisamente più elevato e l'ingaggio di un attore di richiamo come Eli Wallach, già coprotagonista de "Il buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. Nei titoli e nella locandina i nomi di Hill e di Wallach sono davanti a tutti gli altri, ma a tratti il mattatore è proprio Bud Spencer, la cui alchimia con il compagno comincia a decollare anche se le dinamiche fra i due sono ancora limitate. La pellicola è dichiaratamente un sequel della precedente (all'inizio vediamo Bud e Terence restituire il denaro rubato da Bill Santantonio e "riscuotere" la ricompensa), ma il tono è meno violento – pur se sparatorie e morti continuano a non mancare – e più ironico e scanzonato, anche per la presenza di Wallach nei panni di Cacopulos, pulcioso e inaffidabile bandito di origine greca, inizialmente rivale dei due amici e poi loro alleato in cerca di vendetta nei confronti di chi l'aveva tradito anni prima. Ai tre protagonisti si affianca, non si capisce bene perché, un pistolero e acrobata di colore (Brock Peters): insieme, i quattro sconfiggeranno i cattivi in un duello "all'ora dell'Ave Maria". Anche se l'ambientazione è ancora quella di un tipico western all'italiana, si intravedono squarci del "genere universale" del tutto particolare dei futuri film di Spencer e Hill: c'è persino la prima scazzottata in due contro molti. La trama presenta qualche lungaggine di troppo, è tutt'altro che compatta e procede per spunti ed episodi quasi slegati l'uno dall'altro (l'introduzione dei personaggi, la prima vendetta in Messico, lo scontro nella casa da gioco con la roulette truccata). Guardandolo, mi sono trovato a apprezzare e a rimpiangere il bel doppiaggio di quei tempi (indimenticabile la voce mellifua di Wallach: "e io miagolavo...") e un periodo in cui persino gli attori italiani accettavano di far sostituire la propria voce per risultare più adeguati (prendi esempio, Bellucci!).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma nooooooooo!!!!!

Christian ha detto...

nooooooooo cosa? ^_^