9 marzo 2008

Lisa e il diavolo (Mario Bava, 1973)

Lisa e il diavolo
di Mario Bava – Italia 1973
con Elke Sommer, Telly Savalas
**

Visto in DVD, con Martin.

Primo film di Mario Bava che vedo. Lisa, una turista americana, si perde per le strade di una labirintica e arcana Toledo. Dopo aver accettato un passaggio in macchina da alcuni sconosciuti, si ferma con loro in una strana villa dove il tempo sembra essersi fermato e dove avvengono misteriosi omicidi. C'entra forse il mefistofelico maggiordomo che si aggira di notte trasportando angoscianti manichini e che assomiglia al demonio dipinto sulla cattedrale della città mentre porta via i morti? Un horror-thriller dalle atmosfere lugubri e soprannaturali, che a tratti ricorda persino Buñuel (il setting spagnolo, i manichini) o il Corman del ciclo di Poe (Lisa scopre di essere la sosia della defunta moglie del padrone di casa). Peccato che la tensione non salga mai sopra i livelli di guardia per colpa di una trama che gira in circolo e soprattutto di una protagonista inadeguata che non fa nulla se non correre di qua e di là con il volto pensieroso o terrorizzato. Molto meglio i comprimari, a partire dall'anziana matrona Alida Valli e dalla vittima Silva Koscina. Curioso e ironico il ruolo di Savalas, che di tanto in tanto vorrebbe fumarsi una sigaretta ma è costretto dalla padrona a ripiegare sui chupa-chupa (e pare che l'idea di farli succhiare anche a Kojak, nella serie televisiva che sarebbe partita lo stesso anno, sia nata proprio durante le riprese di questa pellicola). Del film esiste anche un'altra versione, intitolata "La casa dell'esorcismo", che il produttore Alfred Leone rimontò per sfruttare il successo del filone de "L'esorcista", e che il regista rifiutò di firmare (sul DVD c'era anche quella, ma non l'abbiamo vista).

2 commenti:

Luciano ha detto...

Questo mi incuriosisce. Ne ho letto anche da Martin. Dovrò rivisitare un po' di vecchio cinema horror.

Christian ha detto...

Durante la visione non mi aveva entusiasmato, mi è un po' cresciuto nei giorni successivi. Devo ammettere che l'horror soprannaturale non è mai stato fra i miei generi preferiti (forse ho una mente troppo "razionale"), anche se nel genere non mancano i capolavori, a partire da "Gli invasati" di Wise.