31 marzo 2008

Kirikù e la strega Karabà (M. Ocelot, 1998)

Kirikù e la strega Karabà (Kirikou et la sorcière)
di Michel Ocelot – Francia/Belgio 1998
animazione tradizionale
***1/2

Rivisto in DVD.

Ispirato a fiabe e leggende dell'Africa occidentale, è lo straordinario film che mi ha fatto conoscere il talento di Ocelot. Animazione bidimensionale e "povera" fin che si vuole, ma elegante, colorata (si dice che il regista abbia preso spunti anche dai dipinti "primitivi" di Henri Rousseau) e piena di invenzioni visive (gli alberi di corallo, i feticci di legno), con una storia che offre diversi livelli di lettura e risulta avvincente sia per i bambini (per l'avventura, gli animali esotici, la simpatia del protagonista) sia per gli adulti (per i temi antropologici, il fascino del mito, il sorprendente finale). Kirikù, stupefacente neonato che parla ancora prima di venire alla luce e che "si mette al mondo da solo", è una creatura curiosa, saggia e coraggiosa che protegge il proprio villaggio dalle angherie della minacciosa strega Karabà. Costei non solo ha "divorato" tutti gli uomini, lasciando al villaggio soltanto le donne, i vecchi e i bambini, ma pretende tributi e gioielli con la minaccia di privare gli abitanti di ogni risorsa, acqua compresa, e di scatenare i suoi feticci, statuette di legno animate che si muovono come robot. Dopo un lungo viaggio pieno di pericoli, Kirikù scoprirà la verità su di lei. Una delle morali più indovinate della fiaba è quella della relatività del bene e del male: ben lungi dal voler distruggere la strega, il piccolo protagonista ne è invece innamorato ed è curioso di scoprire il motivo per cui essa è cattiva. La musica di Youssou N'Dour contribuisce a rendere il film un autentico gioiellino, una delle opere più fresche che il cinema d'animazione abbia partorito negli ultimi anni.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo in toto. l'ho visto l'anno scorso, a quasi trent'anni, e l'ho trovato bellissimo. non nel senso di "svagarsi con una fiaba per bambini", ma proprio godendo della splendida realizzazione di una fiaba, in tutto universale.

Luciano ha detto...

Lo vidi al cinema (ormai già 10 anni! Incredibile!)e ricordo che mi piacque. Quasi quasi me lo rivedo.

Christian ha detto...

Iosif: Esatto! E i temi e gli spunti fiabeschi non vengono banalizzati né dalla messinscena né dalla narrazione, che parla persino di vita, morte, amore e odio, in maniera comprensibile anche ai bambini.

Luciano: Rivedi, rivedi! Anche a me era piaciuto la prima volta, ma rivedendolo ancora (più di una volta, in compagnia della mia nipotina) l'ho apprezzato molto di più.

Anonimo ha detto...

Lo considero una piccola gemma. Peccato che il sequel (spin-off?) non sia all'altezza :-/

Christian ha detto...

Il sequel è comunque carino, ma dopo tutto non se ne sentiva la mancanza.

Anonimo ha detto...

pare ocelot abbia subito pressioni dalla casa di produzione per riprendere il personaggio di kirikù. comunque, è vero, l'opera non è all'altezza del primo, ma ci sono bellissimi disegni e colori. effettivamente pensato per bambini, la struttura in piccoli racconti è più accessibile e immediata.