22 aprile 2007

Matador (Pedro Almodóvar, 1986)

Matador (id.)
di Pedro Almodóvar – Spagna 1986
con Antonio Banderas, Assumpta Serna
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Visto in DVD, con Hiromi e Martin.

Angel, giovane e complessato aspirante torero con strane capacità paranormali, confessa di essere l’autore di alcuni misteriosi omicidi. Il vero colpevole è in realtà il suo maestro, matador costretto al ritiro dopo un incidente nell’arena, che non riesce più a far a meno di uccidere. E che troverà l’anima gemella nell’avvocatessa del ragazzo, sua grandissima fan, che uccide gli amanti con uno spillone e che a sua volta è ossessionata dall'idea della morte. Un film che comincia in puro stile Almodóvar (grottesco e trasgressivo), prosegue come un giallo all’italiana (ricorda il Dario Argento prima maniera) e termina citando “Duello al sole” di King Vidor. Più che il giovanissimo Banderas (in un ruolo che ricorda quello di “Labirinto di passioni”, madre castratrice compresa), i protagonisti sono la coppia di assassini Nancho Martinez e Assumpta Serna: ma non si tratta di pazzi furiosi o di amanti diabolici, semmai di personalità “dipendenti” dalla morte (che si tratti di quella dei tori, di altri esseri umani o addirittura della propria). Caratterizzato da squarci surreali e tonalità forti (il colore rosso su tutti: non a caso si cita il film di King Vidor, che a sua volta aveva una fotografia molto intensa), mi è sembrato uno dei film meglio curati dell'Almodóvar degli inizi.

1 commento:

domenico ha detto...

questo di almodovar mi manca, come quasi tutto l'almodovar degli inizi, ma rimedierò, devo rimediare! (l'almodovar di parla con lei e tutto su mia madre è fenomenale!)