25 marzo 2007

300 (Zack Snyder, 2007)

300 (id.)
di Zack Snyder – USA 2007
con Gerard Butler, Leda Headey
**

Visto al cinema Colosseo, con Monica e Albertino.

Tratto da uno dei fumetti meno belli di Frank Miller, il film racconta in maniera barocca, romanzata e irrealistica la battaglia delle Termopili, dove un manipolo di trecento soldati spartani guidati dal re Leonida riuscì a tener testa all'esercito persiano di Serse e a guadagnare il tempo necessario ai greci per riorganizzarsi e resistere all'invasione. La tecnica con cui gran parte delle scene è stata girata è praticamente la stessa di "Sin City" (ma già il fatto di arrivare secondo toglie valore al film): le vignette del fumetto sono ricostruite con estrema precisione e i personaggi disegnati sulla carta sembrano quasi prendere vita in una sorta di animazione "live", con tanto di ralenti e brevi fermi immagine nei momenti in cui le pose sono più eroiche e spettacolari. Ma se nel film di Rodriguez il bianco e nero, l'ambientazione noir/pulp e la storia riuscivano a fornire una solida ossatura alla pellicola, qui la spettacolarità visiva risulta monocorde e fine a sé stessa, e tutto si risolve nel mettere in mostra una continua carneficina, un bagno di sangue nel quale i soldati spartani, come in un videogioco, affrontano una dopo l'altra ondate di nemici sempre più assurdi e improbabili: fra questi, ninja, orchi, rinoceronti e olifanti. Il tutto è inoltre condito con dialoghi retorici su patriottismo, libertà e coraggio. Peccato: se fosse stato meno serio e più cialtrone, il film – visto l'indubbio impatto visivo – sarebbe risultato più piacevole e divertente. Così invece, fra tanta esaltazione guerresca e la completa disumanizzazione del nemico, soltanto nel finale (quando "Faramir" incita i suoi all'attacco) la pellicola riesce a emozionare un po'. Orrendo il doppiaggio italiano, in particolare la voce del narratore e quella della regina di Sparta, un'insopportabile Anita Caprioli il cui accento ricorda quello della Bellucci. Ogni volta che dal passo delle Termopili l'azione si spostava a Sparta, facendo tornare in scena la regina (che nel fumetto non aveva tutto questo spazio), mi cadevano le braccia. Direi che non ci sono più dubbi: la grande scuola del doppiaggio italiano è definitivamente tramontata, e le nuove leve sono men che mediocri.

6 commenti:

domenico ha detto...

per me il grande limite del film resta il mix tra storia e surreale, non funziona...
detto ciò alla fine il film mi è piaciuto, ma le voci fuori campo che dovrebbero fare introspezione sui personaggi sono purtroppo condite da retorica e banalità.... peccato

Torakiki ha detto...

D' accordissimo, i doppiatori ultimamente fanno proprio riflettere... tutti sappiamo leggere no? SOTTOTITOLI!!!

^_^

Anonimo ha detto...

infatti, doppiaggio e FILM (?) pessimo.

Christian ha detto...

Comunque non esagererei: brutto sì, pessimo no... visivamente il film ha delle qualità, e poi alcune scene sono "visceralmente" esaltanti e d'impatto. Peccato solo che tutto sia così superficiale.

Anonimo ha detto...

per me visceralmente ridicole

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te!!! Il doppiaggio di quella superba della Caprioli era orribile!!!