26 novembre 2006

I figli degli uomini (A. Cuarón, 2006)

I figli degli uomini (Children of Men)
di Alfonso Cuarón – USA/GB 2006
con Clive Owen, Claire-Hope Ashitey
***

Visto al cinema Plinius, con Elena e Andrea.

2027: Da oltre diciott'anni, sulla Terra non nasce più un bambino. Le cause della sterilità sono sconosciute, ma la situazione ha cambiato profondamente l'umanità, rendendola disperata e facendola piombare in un periodo quasi barbarico. Gran parte del mondo è stata distrutta o sconvolta da guerre e radiazioni, e solo l'Inghilterra ne è in qualche modo immune, anche se la politica contro gli immigrati illegali ha raggiunto livelli di estremismo pericolosi. Cuarón, il cui talento mi era già parso evidente nei due suoi film che avevo visto in precedenza ("Y tu mamá también" e il terzo Harry Potter, il migliore della serie) confeziona un'appassionante e impressionante pellicola di fantascienza catastrofica, dai toni molto british che fondono speculazione distopica e denuncia sociale. Espone subito le idee di base, tratte da un romanzo di P.D. James, e poi lascia che i bravi interpreti (ci sono anche alcuni mostri sacri: Julianne Moore, Michael Caine, Peter Mullan) guidino lo spettatore alla scoperta di un mondo senza futuro i cui abitanti sono rassegnati all'imminente estinzione della razza umana, dove non esistono più "giovani" ma in compenso gli animali domestici sono ovunque, dove razzismo e xenofobia la fanno da padroni e l'eutanasia è ormai una scelta di vita (come in "2022: i sopravvissuti"), pubblicizzata persino in televisione. Gli inseguimenti e le sparatorie della seconda parte del film (più "d'azione" rispetto alla prima) hanno un'intensità emotiva molto elevata: il regista fa ampio uso di piani sequenza, con due scene in particolare (quella in automobile e quella nel campo di detenzione per immigrati) che spiccano per tecnica e per lunghezza. Bravo Clive Owen, un eroe "impacciato" con le ciabatte infradito che è costretto a spingere a mano l'automobile con cui fugge.

3 commenti:

Unknown ha detto...

E' un odi quei film che contavo di vedere a Venezia, e che fra l'altro mi pare sia stato tra i più apprezzati; spero di recuperarlo al più presto in dvd. Questo mese troppo cinema in sala :-)

Valia ha detto...

anche a me ispirava parecchio questo film, ma mi sa che lo vedrò molto più avanti!

Christian ha detto...

E' vero, ci sono fin troppe cose da vedere in questo momento in sala... io devo ancora recuperare Clint Eastwood, Zhang Yimou e Sofia Coppola... e a chi non l'ha ancora visto consiglio "Il Labirinto del Fauno", molto bello!