16 ottobre 2006

Memorie di una geisha (Rob Marshall, 2005)

Memorie di una geisha (Memoirs of a Geisha)
di Rob Marshall – USA 2005
con Zhang Ziyi, Michelle Yeoh, Gong Li
**1/2

Visto in DVD, con Albertino.

Ancora bambina, la giovane Chiyo (Zhang Ziyi) viene venduta dalla famiglia a una casa di geishe di Kyoto. Tormentata dalla veterana Hatsumomo (Gong Li), ma protetta dalla sua rivale Mameha (Michelle Yeoh), dopo anni di sofferenze e sacrifici diventerà una delle geishe più celebri del paese con il nome di Sayuri. Mi ero accinto a vedere questo film con molti pregiudizi, convinto che si trattasse di un polpettone barocco e pesante, dal gusto americano e lontano dalla sensibilità giapponese nonostante il tema fosse uno di quelli più legati alla cultura nipponica: la figura della geisha, intrattenitrice ed artista che in occidente viene spesso scambiata con una prostituta. Ma se in effetti la prima parte – quella con la protagonista ancora bambina – è un po' stucchevole, e il finale sembra quasi posticcio (mi chiedo se fosse uguale nel libro di Arthur Golden da cui il film è tratto), la parte centrale non mi è dispiaciuta. Grazie anche a tre protagoniste di ottima levatura (due delle quali, la superba Gong Li e l'elegante Michelle Yeoh, sono fra le mie attrici preferite), la "rivalità" fra le due geishe esperte che coinvolge la giovane maiko diventa il vero cuore del film, mentre la descrizione di un mondo e di riti e costumi che dopo la guerra iniziano a scomparire forse troppo in fretta è efficace solo a tratti e non aiuta a capire se ci si trova di fronte a un rimpianto genuino o meno. Colpa della sceneggiatura, che semplifica eccessivamente i sentimenti e le emozioni dei personaggi, e di una regia manieristica che punta troppo sulla fotografia. Per comprendere davvero il mondo delle geishe c'è sicuramente di meglio, per esempio uno dei tanti film di Mizoguchi sull'argomento. Una nota sulle attrici: quando il film è uscito c'è stata una certa polemica sul fatto che le tre protagoniste non fossero giapponesi ma cinesi. Spielberg e gli altri produttori hanno probabilmente preferito affidarsi a nomi già noti in occidente, anche perché raramente i nipponici hanno una buona padronanza dell'inglese. Nel cast, comunque, ci sono anche Ken Watanabe, Koji Yakusho e Kaori Momoi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Apprezzo il film di R.Marshall, perchè sa elegantemente ripercorrere visivamente un romanzo bellissimo e accurato. Tuttavia, avendo letto il romanzo di Arthur Golden non ho potuto esentarmi da critiche non sempre oggettive. Perciò dirò a chiunque legga il mio commento di godersi prima di tutto il romanzo di perchè il film in questione perde nel parogone. Tuttavia Christian concordo con te sulla bravura delle due attici citate: al tempo delle nomination ai Golden Globe non riuscivo a spiegarmi come Gong Li fosse stata ignorata a favore di ZhangZiyi; ma la cosa più degna di nota è la colonna sonora di questo film, un vero momento di puro romanticismo.