8 agosto 2006

Lamù forever (K. Yamazaki, 1986)

Lamù Forever - La principessa nel ciliegio (Urusei Yatsura 4: Lum the Forever)
di Kazuo Yamazaki – Giappone 1986
animazione tradizionale
**1/2

Rivisto in DVD.

Ataru e compagni stanno girando un film horror in costume all'interno della vasta tenuta dei Mendo. Ma quando sradicano un gigantesco e millenario albero di ciliegio, liberano una misteriosa entità che si autodefinisce "la memoria di Tomobiki". Strani fenomeni atmosferici cominciano a funestare la città, che reagisce come un organismo alle prese con una malattia, mentre i suoi abitanti cadono preda di sogni bizzarri e Lamù stessa sembra svanire nel nulla... Il quarto film di Lamù è di certo quello più discusso dai fan e più difficile da giudicare. Criptico ai limiti dell'incomprensibilità, eppure a tratti lirico e struggente, è pervaso da una tristezza e da una malinconia che non svanisce neppure al momento dei titoli di coda, illustrati con fotografie color seppia dei personaggi e degli istanti più memorabili della serie e dei film precedenti. Essendo uscito in concomitanza con la fine della serie televisiva, sembra quasi che Yamazaki abbia voluto accomiatarsi dai personaggi con un film con la stessa ambizione e complessità dei lavori di Oshii e lanciando ai fan un messaggio perentorio: d'ora in poi Tomobiki e i suoi personaggi saranno solamente un sogno e un ricordo, è ora di tornare alla realtà. La stessa Lamù, a un certo punto, dice ad Ataru: "Stiamo crescendo". Resta però anche il dubbio che la trama non abbia un vero significato e che si tratti di un mero esercizio di stile. Disegni e animazione sono ad alti livelli, forse i migliori di sempre, ma la storia sembra procedere per sequenze slegate le une dalle altre (la lavorazione del film, la scomparsa di Lamù, i sogni di Mendo e Shinobu, la guerra contro i Mizunokoji che devasta la città). Mendo ha un ruolo prominente, quasi più di Ataru, e a differenza di tutti gli altri film non vengono introdotti nuovi personaggi. Nel complesso, pur avendolo visto molte volte, questo film per me resta un'incognita ancora da decifrare, ma con un'atmosfera affascinante e protagonisti mai così realistici e vivi.

5 commenti:

marco c. ha detto...

non l'ho capito, mah! troppo criptico. noiosetto.

Christian ha detto...

Effettivamente il soggetto e la sceneggiatura lasciano davvero perplessi. Anch'io ci ho capito ben poco. Però le atmosfere, a tratti, sono magnifiche!

marco c. ha detto...

Non ricordo di aver visto questo film. Quando ho letto il mio commento sono rimasto perplesso. Lo riguardo e poi ti scrivo se il mio pensiero è cambiato.

marco c. ha detto...

Ho rivisto il film. E' stato terribile. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Sequenze slegate, incomprensibile. Non ho mai visto la serie ma il film di Oshii era ottimo, questo invece...mah?!

Christian ha detto...

Nella serie televisiva Yamazaki, a differenza di Oshii (con il quale si era dato il cambio a metà serie), aveva sempre puntato su storie più "leggere" e puramente umoristiche, rimanendo più fedele allo stile di Rumiko Takahashi. Con questo film ha invece voluto "sperimentare" e creare qualcosa di diverso, quasi alla David Lynch, ma effettivamente non si capisce bene cosa abbia voluto dire... Forse questo film era semplicemente uno scherzo ai fan! ^^
In ogni caso, come ho scritto, il film va interpretato anche alla luce della contemporanea chiusura della lunga serie tv, i cui momenti topici sono ricordati nelle fotografie che accompagnano i titoli di coda (con la canzone "Melancolie no kiseki").