15 giugno 2006

Shortbus (John Cameron Mitchell, 2006)

Shortbus (id.)
di John Cameron Mitchell – USA 2006
con Lee Sook-Yin, Paul Dawson
***

Visto al cinema Arcobaleno, in v. orig. sottotitolata
(rassegna di Cannes).

Una curiosa pellicola sul sesso e le molte facce dell'amore nella New York post-11 settembre, un racconto corale nel quale lo sceneggiatore e regista ha lasciato mano libera agli stessi attori per approfondire e sviluppare i propri personaggi e le loro storie. Lo stile è moderno, mentre l'anima è hippy (uno dei personaggi dice "E' proprio come negli anni sessanta, ma con meno speranze"). Una sessuologa che non riesce a raggiungere l'orgasmo, una coppia di gay in crisi (uno dei quali medita un insensato suicidio), una dominatrix sadomaso in cerca d'affetto: le vite di questi e altri personaggi si incrociano nello "Shortbus", un locale dove tutto è permesso e dove le serate passano all'insegna di musica e amore libero. Nonostante il tono sia a volte malinconico o addirittura sfiori la tragedia, il sesso è finalmente visto in maniera positiva e appagante: che differenza con l'immagine sessuofobica che viene fuori da molte pellicole americane e anglosassoni! Il film non lesina nudi e scene esplicite, ma non rasenta mai la pornografia. Non c'è nulla di gratuito o di morboso: lo scopo non è eccitare lo spettatore, ma farlo sorridere insieme ai personaggi. Bella e divertente l'animazione usata per le panoramiche della città, che la fa sembrare un enorme modellino nel quale, come piccole pedine, si muovono i protagonisti della storia.

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