16 giugno 2006

Jindabyne (Ray Lawrence, 2006)

Jindabyne
di Ray Lawrence – Australia 2006
con Laura Linney, Gabriel Byrne
*1/2

Visto allo spazio Oberdan, in v. orig. sottotitolata
(rassegna di Cannes).

Quattro amici che vivono nell'entroterra australiano si recano a pescare in un fiume di montagna ("un luogo segreto, dove alle donne non è permesso andare"). Quando trovano il cadavere di una donna che galleggia nell'acqua, anziché avvertire subito la polizia attendono un paio di giorni, attirando su di sé i rimproveri e l'odio dell'intero paese. Bellissimi paesaggi per un film non troppo riuscito, soprattutto per colpa della sceneggiatura: dialoghi finti e forzati, con un moralismo e un'ipocrisia di fondo che mi sono parsi particolarmente fastidiosi. In particolare ho trovato odiosa e detestabile la protagonista (la moglie di uno dei pescatori), che invece sembra essere stata scelta dal regista per sottolineare il proprio punto di vista. Bravi, comunque, gli attori. Lo stesso soggetto è alla base di un episodio di "America oggi" di Altman.

Nota: all'inizio del film, una didascalia diceva più o meno: "Si avvisano gli spettatori aborigeni che questo film potrebbe contenere voci o immagini di persone già decedute". All'inizio mi è sembrato un divertente tocco di colore ma poi, alla luce del film, l'ho trovata un'altra fastidiosa testimonianza della politically correctness che evidentemente dagli USA ha invaso anche l'Australia.

1 commento:

Martin ha detto...

Se avevi delle illusioni a riguardo posso dirti che, dalla mia esperienza, il Politacally Correct ha invaso da tempo tutto il mondo anglosassone.
Sono anni che anche in UK si porta avanti questa enorme ipocrisia.