27 aprile 2006

"Je vous salue, Marie" (J.L. Godard, 1985)

"Je vous salue, Marie" (id.)
di Jean-Luc Godard – Francia/Svizzera 1985
con Myriem Roussel, Thierry Rode
**1/2

Visto in DVD.

Giuseppe fa il tassista a Ginevra. Maria è una giovane giocatrice di basket, figlia del gestore di una stazione di servizio. Sono fidanzati ma il loro rapporto è assolutamente casto, con lei che letteralmente non si lascia nemmeno toccare da lui. Quando Maria riceve la visita di uno sconosciuto che le annuncia che sta aspettando un bambino, la fedeltà di Giuseppe viene messa a dura prova dalla gelosia, prima che subentri l'inevitabile rassegnazione. Più che una versione moderna della storia sacra, a Godard interessa descrivere la relazione fra i due personaggi (del bambino che sta per nascere non si parla quasi mai, se non in una breve visita di Maria dal ginecologo che le chiede se lo vuole tenere) e affrontare il tema del rapporto fra anima e corpo (la macchina da presa si sofferma innumerevoli volte sul corpo di Maria e sulla sua nudità, cosa che a quanto pare fece scandalizzare parecchi benpensanti all'epoca). A suo modo affascinante, pur nella cerebralità tipica del regista, che inoltre gioca molto con la frammentazione della colonna sonora (a base di Bach e Dvorak). Interessante anche il personaggio del professore di scienze che insegna a scuola una teoria del Disegno Intelligente ante litteram. Fra le attrici c'è anche una giovane Juliette Binoche nei panni della ragazza innamorata di Giuseppe e non corrisposta. La traduzione italiana è a tratti ridicola, soprattutto per quanto riguarda i termini scientifici: i computer vengono chiamati "ordinatori"!

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