28 marzo 2006

Sky High - Scuola di superpoteri (M. Mitchell, 2005)

Sky High – Scuola di superpoteri (Sky High)
di Mike Mitchell – USA 2005
con Michael Angarano, Danielle Panabaker
**1/2

Visto in divx.

Una godibile commedia adolescenziale, ambientata in un universo di classici supereroi in stile Marvel o DC. Il ragazzino protagonista è in effetti il figlio della coppia di supereroi più potente del pianeta. Ma, a differenza dei suoi amici e compagni di scuola, non ha ancora sviluppato i propri poteri. Gran parte del film si svolge in un liceo che somiglia da vicino a quello di "Mean Girls" o di altri film del genere, ma anche alla scuola di "Harry Potter". Invece della magia, gli insegnanti spiegano come usare i superpoteri. Il film è pieno di gag divertentissime per chi legge questo tipo di fumetti: dall'ingrato ruolo delle "spalle", ai nemici giurati, e così via. Anche la presenza dei soliti cliché dei film di ambientazione liceale non disturba, essendo tutti rivisitati in versione supereroistica. La partecipazione di attori del calibro di Kurt Russell e Bruce Campbell è la ciliegina sulla torta. Certo, non si tratta nulla di originale (gli sviluppi narrativi sono tutti molto prevedibili), ma mi ha divertito parecchio. È comunque curioso che proprio adesso, con tutti i film di supereroi che stanno uscendo, le pellicole che più di tutte sono riuscite a catturare e ad esprimere la vera essenza dell'eroe in costume siano state due parodie: questa e "Mystery Men" (ai quali si potrebbe aggiungere "Gli incredibili" della Pixar). Parlo naturalmente del supereroe "classico", quello tanto amato da Alan Moore (vedi "Supreme", "Tom Strong", "Top Ten") e dai lettori più anziani ma che forse i fan più giovani ritengono troppo ingenuo e leggero, preferendo toni più oscuri e drammatici. Non ho dubbi che questi ultimi indicherebbero "Unbreakable" di M. Night Shyamalan come perfetto esempio di supereroi "realistici". Ma lì si tratta dei supereroi post-Watchmen, non di quelli della Golden Age.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Del tuo discorso non tornano un sacco di cose.
Innanzitutto se si parla di classici supereroi stile Marvel non stiamo certo parlando della Golden Age ma bensì della Silver Age in quanto nella prima annoveriamo da una parte i primi Superman Batman e Wonder Woman; dall'altra i supereroi di "guerra" ovvero Captain America Namor La Torcia Umana Originale e molti altri pressochè dimenticati.
Tutta roba tra l'altro che in Italia non ha letto praticamente nessuno.
Secondo, Moore effettivamente con le bellissime serie che hai citato ha sì voluto omaggiare un modo di fare fumetto che non c'è più.
Ma in ogni caso visti per esempio i parallelismi fra Tom Strong e i F4, Top Ten e JL stiamo parlando comunque di Silver Age.
(Ma se per questo l'omaggio in altre serie sempre ABC si spinge a stili fumettistici che coprono a 360° la storia del fumetto.)
Questo per quanto riguarda la parte di Storia del Fumetto.
Per quanto riguarda il discorso più strettamente cinematografico ritengo che un film come gli incredibili visti certi temi trattati non avrebbe mai potuto essere nemmeno pensato in era pre-Watchmen. E se conosci come credo quest'ultimo sai a cosa mi riferisco.
Per quanto riguarda il discorso che fai su Sky High c'è qualcos'altro che non mi torna.
Che senso avrebbe avuto fare un'omaggio a supereroi di almeno cinquant'anni fa che pochi ricordano, se non i fan (molto)anziani a cui chiaramente la pellicola non è rivolta?
D'altra parte come dici tu i giovani preferiscono gli eroi cupi ma Sky High è chiaramente rivolto a un pubblico giovane e non c'è niente di cupo in esso.
Quindi secondo il tuo ragionamento SH è un film dal punto di vista produttivo totalmente sbagliato cioè senza pubblico.
La realtà forse è che fai confusione fra supereroe classico e supereroe per bambini.
Magari quella certa atmosfera ingenua li può accomunare ma la cosa è piuttosto casuale.
Come ultima cosa volevo dirti che il primo fumetto di supereroi che ho letto è stato l'Uomo Ragno Corno numero 7, quello con l'avvoltoio originale ricordi?
Eppure continuo a pensare che Unbreakable sia il film che meglio ha colto lo spirito del supereroe.
Come la mettiamo?

Christian ha detto...

Mi rimangio il "Marvel", non il "Golden Age". Il riferimento di "Sky High" è proprio quello della DC pre-Crisis, dei colori sgargianti, delle storie ingenue di Superman e Batman. Lo stesso mondo che, secondo me, è il riferimento principale di Moore (non ha caso ho citato "Supreme"). Poi è vero che in Tom Strong e in Top Ten c'è anche tanta Silver Age, direi che è anche inevitabile, ma Moore ha sempre dichiarato che è Superman il suo supereroe preferito.
D'accordo che "Gli incredibili" è impensabile in epoca pre-Watchmen, e non a caso lo avevo messo tra parentesi. Per il discorso dell'età dei fan, tieni presente che il grande pubblico, compresi i giovani, negli USA i fumetti non li legge. L'idea di supereroi che hanno viene semmai dai cartoni animati delle TV via cavo, che ne perpetuano un'immagine che affonda a piene mani nelle storie vecchie. Uno spettatore medio, negli USA, quando pensa ai supereroi pensa alle ingenuità del passato, non certo ai toni cupi degli anni '90. Questi ultimi, dunque, sono graditi ai "fan" più giovani (che leggono i fumetti), mentre un film come "Sky High" si rivolge al grande pubblico (che in massima parte, lo dicono i numeri, non li legge).
Infine, "Unbreakable": mi spiace, ma non mi è piaciuto più di tanto, né come film né come film sui supereroi.